Maltrattamenti ai danni alunni, maestra 63enne condannata a 3 anni

Secondo il giudice di primo grado, ha commesso maltrattamenti ai danni dei suoi alunni. Maestra 63enne di San Salvo condannata a tre anni di reclusione e mille euro di provvisionale per ognuna delle 20 parti lese. Lo ha deciso la giudice monocratica del tribunale di Vasto, Stefania Izzi, pronunciando poco dopo le 13 di oggi la sentenza di primo grado sulla vicenda che era emersa nel 2018, quando due colleghe avevano sporto denuncia ai carabinieri. L’ipotesi accusatoria di maltrattamenti era stata poi confermata dalle indagini, avviate nel settembre 2018 e coordinate dalla procura di Vasto, dopo che i militari dell’Arma avevano installato in una classe dell’Istituto comprensivo di San Salvo delle telecamere per filmare cosa accadesse durante le lezioni.

Il palazzo di giustizia di Vasto

Al termine della requisitoria, il pm, Giovanni Grieco, aveva chiesto tre anni e sei mesi di reclusione, la difesa l’assoluzione dell’imputata. Venti le parti civili costituite in giudizio. Oggi, a distanza di sette anni, la sentenza di primo grado. Poco dopo le 13 la giudice è rientrata in aula per la lettura del disposivito: tre anni di reclusione, altrettanti di interdizione dai pubblici uffici e dall’esercizio della professione e una provvisionale di mille euro per ognuna delle parti civili. I familiari dei bambini erano presenti in aula e hanno accolto con un applauso la pronuncia del verdetto. Il ministero, costituito responsabile civile, dovrà pagare le provvisionali e risarcire il danno, da stabilire in un separato processo civile se il verdetto di oggi sarà confermato dai successivi gradi di giudizio.

«Sicuramente proporrò appello», annuncia l’avvocato Alessandra Cappa, che difende l’insegnante.«Le statuizioni saranno sospese fino a sentenza definitiva, quindi la maestra potrà continuare a insegnare come, del resto, ha fatto in questi anni. A settembre leggeremo le motivazioni della sentenza. La maestra è rattristata, ma fiduciosa: continuerà a dire la sua nei successivi gradi di giudizio».

«Siamo soddisfatti», commenta Antonino Cerella, avvocato dei familiari degli alunni insieme a suoi colleghi Clementina De Virgiliis, Claudia D’Alò, Beniamino Calienno, Silvia Ranalli, Alessio Caserio, Carmine Petrucci, Elena Santarelli e Giuseppe D’Urbano. «Il verdetto ha riconosciuto il danno subito dalle parti civili».

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