Disboscamento di viale Belgio, «Non si tratta solo di alberi, ma di trasparenza e salute pubblica»

Sinistra Civica Ecologista, lista che alle ultime Amministrative ha sostenuto Fabio Travaglini, interviene sul disboscamento di viale Belgio, nella zona industriale. Qui l’Arap ha commissionato il taglio della totalità degli alberi ad alto fusto, soprattutto sempreverdi.

Come già successo per le altre strade della zona industriale, sono rimasti alcuni monconi e cataste di legname da ritirare (compenso per la ditta che si è occupata degli abbattimenti. «È un intervento drastico, avvenuto in un periodo dell’anno particolarmente sensibile per la fauna e senza una comunicazione preventiva alla cittadinanza – scrive in una nota Mimmo Di Nardo, responsabile del gruppo – Sinistra Civica Ecologista ha avviato una verifica degli atti ufficiali e delle motivazioni alla base dell’operazione».

Il confronto prima/dopo

«Dalla consultazione dei documenti pubblicati sul sito dell’Arap emerge che nella proposta di determina n. 200 del 27 maggio 2025 si fa riferimento alla necessità di effettuare “interventi di potatura, cimatura e taglio” in quanto “la normale manutenzione era diventata particolarmente complessa e onerosa”. Nel testo non sono presenti perizie agronomiche, relazioni tecniche pubbliche né una stima precisa del numero di piante abbattute. Si legge inoltre che la ditta incaricata è stata compensata non con un corrispettivo economico, ma con il legname risultante dai tagli. Il documento Arap cita inoltre una nota del Comune di San Salvo (protocollo n. 0SU/941 del 3 febbraio 2025) che avrebbe richiesto esplicitamente l’intervento lungo viale Belgio. Tuttavia, questa nota non risulta pubblicata, impedendo qualsiasi verifica sulla reale portata e sulle motivazioni dell’atto comunale».

«Oltre alla gravità dell’intervento, sottolineiamo che i tagli sono avvenuti a fine giugno, in pieno periodo di nidificazione dell’avifauna, nonostante le normative vigenti (Direttiva Ispra 19/03/2021, prot. 0004697 e Legge 157/1992, art. 21) vietino esplicitamente potature e abbattimenti in tale periodo – continua Di Nardo – L’intervento, insieme a quelli avvenuti in viale Inghilterra, via Rostagno e via Australia, ha inoltre comportato la quasi totale eliminazione della fascia verde che separava l’area industriale dalle zone residenziali. Le fasce verdi, secondo Arpa e Ispra, rappresentano un elemento fondamentale per la mitigazione dell’inquinamento atmosferico, la riduzione del rumore e il controllo delle temperature. Una centralina privata di monitoraggio ambientale attiva in zona ha registrato un aumento dei livelli di PM10 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sebbene non si possa stabilire un nesso causale diretto, è scientificamente accertato che la rimozione del verde urbano aggrava la qualità dell’aria e i rischi per la salute pubblica».

Infine, il gruppo sottolinea che «l’abbattimento di alberi maturi non può essere considerato “neutro”: secondo studi accreditati (Nowak e Aevermann, 2019), per compensare i servizi ecosistemici forniti da un albero adulto, è necessario piantare da 6 a 41 nuovi alberi giovani, tenendo conto della dimensione della chioma, della capacità di assorbire CO₂, della regolazione climatica e del tasso di sopravvivenza delle nuove piantumazioni (che varia tra il 70% e il 90%)».

Sinistra Civica Ecologista chiede quindi formalmente: «la pubblicazione immediata della nota comunale del 3 febbraio 2025; la trasparenza sul numero totale di alberi abbattuti; chiarimenti su eventuali piani di ripiantumazione, riforestazione o compensazione ambientale; una verifica di legittimità temporale e normativa dell’intervento, rispetto al periodo di nidificazione».

«Non si tratta solo di alberi – concludono i rappresentanti del gruppo – ma di legalità, salute pubblica, trasparenza amministrativa e futuro ambientale del nostro territorio. La cittadinanza ha il diritto di sapere chi ha preso queste decisioni, su quali basi, e cosa intende fare ora per riparare al danno».

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