Per le persone con diabete è sempre più complicato ricevere dalla Asl i dispositivi diagnostici. È un utente di Chiaro Quotidiano a raccontare la realtà tutt’altro che agevole vissuta ormai mensilmente a cominciare da ottobre del 2024.

«Chi, come me, ha bisogno di sensori per la misurazione dei livelli di glicemia, deve procurarseli andando a ritirarli al Distretto sanitario di base. L’ambulatorio è aperto tre giorni alla settimana. I sensori che vengono forniti dalla Asl Lanciano-Vasto-Chieti sono sufficienti per 14 giorni, quindi ce ne vengono forniti due al mese. La condizione mia, come quella di tutti gli altri utenti, è questa: se, compatibilmente con gli impegni lavorativi, riusciamo ad andare al Dsb agli inizi del mese, forse riusciamo ad avere i sensori, altrimenti, col trascorrere dei giorni, diventa probabile tornare a casa a mani vuote. Ogni volta ci viene spiegato che l’azienda, pur essendo al corrente del numero di utenti che ne hanno bisogno per monitorare una condizione di salute delicata, non fornisce un numero di sensori sufficiente a soddisfare le richieste di tutti gli utenti. Quindi dobbiamo fare ricorso, a spese nostre, al vecchio metodo: pungerci il dito col glucometro e, attraverso le strisce reattive, misurare la glicemia. Vi ho contattato perché questo problema, che interessa molti cittadini, venga portato alla luce affinché si possa risolvere. Con la salute non si scherza».