Il Tar ha annullato le elezioni amministrative di Pescara dell’8 e 9 giugno 2024. Il tribunale amministrativo ha quindi accolto parzialmente il ricorso contro il risultato delle elezioni, ordinando l’annullamento degli atti di proclamazione degli eletti dei candidati a sindaco e consiglieri comunali e disponendo «l’obbligo di ripetere il procedimento elettorale» per 27 sezioni.

Inoltre, si legge nella sentenza, «Fino alla nuova proclamazione, a seguito del rinnovo parziale delle elezioni, gli attuali organi elettivi comunali continuano a esercitare le loro funzioni, per quanto attiene all’ordinaria amministrazione e agli atti urgenti e indifferibili».
I giudici del Tar hanno trasmesso gli atti in Procura per valutare la sussistenza di ipotesi di reato.
Alle Amministrative dell’anno scorso, Masci si confermò sindaco di Pescara con il 50,95% evitando per 584 voti il ballottaggio. Il ricorso al Tar fu presentato da due candidati della coalizione di centrosinistra guidata da Carlo Costantini. La ripetizione del voto disposto dal Tar coinvolge oltre 16mila aventi diritto. Al centro dell’accoglimento del ricorso ci sono numerosi errori nel conteggio dei voti, schede mancanti o non verbalizzate e preferenze non attribuite.