Ancorati alla speranza, è questo il titolo della grande opera scoperta oggi in piazza Papa Giovanni XXIII a San Salvo: circa 65mila fiorellini all’uncinetto e per una dimensione di 6 metri per 8. È il pannello realizzato dalle uncinettine della Pro Loco di San Salvo che presto partirà per Roma dove sarà esposto in occasione del Giubileo.

La scopertura dell’opera che ha coinvolto 35 volontarie è avvenuta questa mattina in occasione della 5ª edizione dell’Infiorata all’uncinetto per il Corpus Domini alla presenza della sindaca Emanuela De Nicolis e di alcuni amministratori. Dopo lo svelamento dei quadri realizzati da scuole e associazioni della città, è stata la volta del pezzo forte dell’associazione al quale hanno lavorato per lunghi mesi le uncinettine di San Salvo che hanno ricevuto il prezioso contributo delle colleghe di Roccaspinalveti, Carunchio, Furci, Larino, Montenero di Bisaccia e Petacciato. Un lavoro all’apparenza interminabile e che si è concluso solo ieri [GUARDA I PREPARATIVI].
A illustrare il significato dell’opera è stata la presidente della Pro Loco Maria Sabatini: «L’opera nasce per rappresentare visivamente lo spirito del Giubileo 2025, “Pellegrini di speranza”, intrecciando elementi simbolici e fede. Protagonista è un’ancora, solida e stabile che emerge tra le onde: simbolo universale di speranza, rappresenta la fede che ci tiene saldi anche nelle tempeste, approdo sicuro per ogni pellegrino in cammino. Il mare allude al cammino al viaggio del pellegrino, un percorso spirituale spesso incerto e pieno di sfide, ma illuminato dalla luce della fede. Attorno all’ancora si intrecciano fiori rigogliosi, simboleggiano la bellezza della vita che sboccia nella fede ma rappresentano anche la resilienza, ovvero la capacità di fiorire anche in mezzo alle difficoltà. Nel cielo, il sole posto alle spalle dell’ancora racchiude un mappamondo, segno dell’universalità del Giubileo: evocando l’idea di una nuova alba, rinascita e luce divina che guida il cammino dei pellegrini. La speranza è un’ancora sicura per l’anima, anche nel moto costante del mare, nei viaggi più faticosi è possibile restare saldi se guidati dalla fede, dalla solidarietà e dalla bellezza del creato».