Sciopero metalmeccanici, «Adesione al 62%. Senza trattative la mobilitazione si intensificherà»

Si è tenuta oggi a Lanciano la manifestazione regionale organizzata dalle sigle sindacali dei metalmeccanici, Fim, Fiom e Uilm. La mobilitazione nazionale ha previsto anche lo sciopero della categoria il cui esito soddisfa gli organizzatori. «La giornata di mobilitazione unitaria ha registrato nella provincia di Chieti una tenuta significativa dello sciopero, con un’adesione media che si attesta intorno al 62%, confermando la partecipazione costante e convinta anche nei precedenti scioperi. In molte realtà produttive della provincia si sono toccati picchi del 95%, a testimonianza della determinazione con cui il settore rivendica il rinnovo del contratto collettivo nazionale», dice il segretario generale della Fiom Chieti, Alfredo Fegatelli.

Ad aprire il corteo lo striscione portato dai segretari delle tre sigle: «Senza contratto il Paese si blocca». «Con questa iniziativa, abbiamo voluto riaffermare l’importanza del Ccnl dei metalmeccanici e la forte volontà di aprire finalmente un tavolo di trattativa con le controparti datoriali», afferma ancora Fegatelli.

«La piattaforma rivendicativa di Fim, Fiom e Uilm, votata dalle lavoratrici e dai lavoratori, deve essere la base da cui partire per rinnovare il contratto. Non accetteremo un contratto a perdere, costruito unicamente sull’andamento dell’Ipca depurata (Ipca-Nei), mentre il costo della vita, a partire dal carrello della spesa, continua a salire per le famiglie metalmeccaniche. Le metalmeccaniche e i metalmeccanici vogliono il contratto ora. In assenza di un’apertura concreta alla trattativa, le mobilitazioni non solo continueranno, ma si intensificheranno. La dignità del lavoro e il riconoscimento salariale non sono più rinviabili».

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