Daniele Parente è il “pezzo” di Vasto nello Scudetto della Virtus Bologna

«C’è un po’ di Vasto nel tricolore della Virtus Bologna». Così recita un post della Vasto Basket, ad omaggiare uno dei suoi “figli”, Daniele Parente. Cresciuto cestisticamente con la canotta biancorossa tra anni ’80 e inizi ’90 e capace da allora di regalarsi una grande carriera, prima sul parquet da play e ormai già da dieci anni come coach.

La sua avventura in panchina è iniziata con le giovanili del Trapani, con i siciliani è arrivato fino ad allenare la prima squadra ponendo le fondamenta dei successi che hanno trascinato gli Shark fino a giocarsi le semifinali Scudetto in A1. Daniele i siciliani nell’ultima stagione li ha affrontati da avversari perché scelto, in estate, da Luca Banchi, come assistente sulla panchina di un top team come la Virtus Bologna. Il tecnico toscano a inizio dicembre ha rassegnato le dimissioni, i bianconeri hanno deciso di affidare la panchina al “sergente di ferro” Dusko Ivanovic confermando però il resto dello staff tecnico.

Parente ha proseguito la sua avventura sotto le Due Torri e, martedì 17 giugno, dopo il 3 a 0 rifilato alla sorpresa Brescia, si è regalato il suo primo Scudetto da allenatore dopo le tante promozioni da giocatore. «E tra i protagonisti di questo trionfo c’è anche un cuore vastese: Daniele Parente, uno di noi – si legge nel post della Vasto Basket – Daniele ha iniziato il suo percorso proprio qui, tra le nostre fila, prima di entrare nel “basket che conta” e diventare una vera e propria icona del panorama cestistico italiano. Dopo l’importante esperienza a Trapani, oggi fa parte dello staff tecnico delle “V Nere” e ieri ha vissuto una delle notti più belle della sua carriera. A te, Daniele, le nostre più sincere congratulazioni. Ci hai resi orgogliosi, ancora una volta. Questa sarà sempre casa tua».

Avevamo raccontato nei mesi scorsi della sua obbligatoria presenza nel docufilm, “Livorno a Due”, diretto dal regista vastese Silvio Laccetti visto che in amaranto Daniele ha scritto pagine indelebili (leggi). Ora si godrà lo Scudetto delle V Nere, poi sarà il momento di decidere il proprio futuro. Parente continuerà a restare su alti livelli, ha già maturato la giusta esperienza, nell’ultimo anno tra Banchi e Ivanovic ha studiato e imparato al fianco di due personalità forti, una tappa fondamentale per una carriera pronta a sbocciare, da head coach definitivamente.

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