Dal Giappone potrebbero arrivare buone notizie anche per la Denso di San Salvo. La riunione tenutasi ieri nel Padiglione Italia dell’Expo 2025 di Osaka non ha fatto registrare solo l’annuncio positivo della conferma dell’investimento di 80 milioni da parte della Nsg per il rifacimento di uno dei forni float della Pilkington [LEGGI], ma ha aperto a un ruolo nella produzione di componenti dell’auto elettrica anche per la fabbrica ex Magneti Marelli.

A prendere la parola è stato Massimo Vespasiano (direttore Denso Italy, preceduto da Kazuhiro Iwai) che ha confermato che «in questo momento stiamo studiando anche delle possibili evoluzioni verso l’elettrificazione» citando poi il «brushless motor usato nei sistemi di condizionamento per il quale, grazie a un sistema di circuits board, è possibile migliorarne le performance, abbassare il livello di rumorosità e quindi usarlo soprattutto nelle macchine elettriche». Nelle slide che hanno accompagnato la presentazione, nell’evoluzione della produzione dello stabilimento, il brushless motor è collocato nel 2021 e ulteriori sviluppi sono distribuiti nei prossimi anni.

Attualmente i circa 700 lavoratori della Denso sono tutelati dalla cassa integrazione per la quale, qualche giorno fa, è stata accordata la sesta proroga. L’apertura a un maggiore ruolo nell’elettrificazione potrebbe dare una risposta alle richieste dei sindacati che da tempo chiedono investimenti per portare nuove lavorazioni a San Salvo.

Vespasiano, nel corso della presentazione, ha illustrato le capacità produttive del sito sansalvese (dal quale escono starter, alternatori ecc.), oggi in grado di assemblare 50mila macchine rotanti al giorno (1 ogni 6 secondi) e un milione di motori in un anno: prodotti, questi, destinati alla gran parte delle principali automobilistiche (compresi prestigiosi marchi come Maserati, Ferrari, Porsche, Lamborghini).