Non ci sono più dubbi, insieme al Giulianova, l’Abruzzo si è regalato una seconda promozione in Serie D: quella del Castelnuovo Vomano capace di superare anche il Montespaccato regalandosi, ai playoff, il salto di categoria al termine di una stagione superlativa. Due squadre che sommate alle cinque già viste all’opera nella scorsa stagione daranno vita a un gruppo foltissimo (sette totali) di compagini abruzzesi pronte a confrontarsi nel prossimo campionato Interregionale.
Al triplice fischio, come già aveva annunciato nei giorni scorsi, il patron Dino Di Stefano ha confermato la volontà di chiudere l’esperienza biennale in terra teramana. Con l’obiettivo di tenersi stretto il titolo, fresco di promozione, da portare verso altri lidi. Nelle prossime ore ci saranno incontri con l’amministrazione comunale per capire le reali intenzioni ma nel frattempo l’imprenditore pescarese, che tanto ha investito a Castelnuovo nelle ultime due stagioni, già avvicinato da compagini pescaresi per il salto in Serie D, nei giorni scorsi, contattato da Chiaro Quotidiano, non ha affatto nascosto le sue ambizioni (leggi).
La piazza vastese lo ha sempre affascinato, ci si era già avvicinato una decina di anni fa, molto più forte nel 2022 quando la trattativa con Bolami saltò dopo due mesi estenuanti di tira e molla. All’epoca si parlava di Vastese, oggi il titolo è quello di una Pro Vasto che, dopo la salvezza dell’11 maggio scorso è ancora in cerca di decifrare al meglio il proprio futuro. C’è ancora da chiudere, economicamente, la stagione in corso ma con imprenditori locali (e non) c’è da tempo dialogo per dare nuovo lustro al club dopo anni con poche gioie e troppe delusioni. Nei pensieri dell’imprenditore di origini cupellesi c’è forte l’idea di riportare la Serie D a Vasto già per la prossima stagione (2025/2026) ma, tra il dire e fare, la strada è ancora tutta in salita. Al momento tanti i nodi da sciogliere e smussare, la certezza è che Dino Di Stefano è interessato a rilevare la Pro Vasto e regalarle immediatamente la Serie D ma per arrivare al traguardo la strada è tutt’altro che spianata.
