Acqua, Zinni (Arap servizi) agli operatori turistici: «Disponibili a incontrarvi, ma non gestiamo le reti»

Arap servizi non è responsabile delle interruzioni idriche, ma è disponibile a partecipare a un tavolo istituzionale per risolvere il problema. L’amministratrice della società regionale di depurazione, Carla Zinni, risponde ai malumori degli operatori turistici di Vasto Marina sull’ennesimo divieto temporaneo di balneazione sul tratto nord della spiaggia e sulla contaminazione dell’acqua potabile che ha causato otto giorni di divieto di usare l’acqua di rubinetto per bere e cucinare. L’ordinanza di stop è stata revocata ieri pomeriggio dopo le nuove analisi della Asl, che hanno accertato la scomparsa dei coliformi rilevati dal campionamento del 3 giugno.

Carla Zinni (Arap serviz)

Ieri il direttivo del consorzio Vivere Vasto Marina, aveva diramato una lettera indirizzata a Comune, Sasi srl, Arap Servizi srl e Regione Abruzzo per manifestare la stanchezza degli imprenditori turistici di fronte all’ennesimo disservizio (LEGGI).

«Desidero – replica Zinni – innanzitutto rassicurarvi sul fatto che Arap servizi srl è impegnata quotidianamente nel garantire la qualità dell’acqua destinata al consumo umano, in conformità con la normativa vigente, e nel fornire il servizio di depurazione delle acque reflue. Tuttavia, è importante precisare che la distribuzione dell’acqua potabile lungo la fascia costiera è di competenza della Sasi spa, che gestisce direttamente la rete idrica in queste aree. Pertanto, eventuali disservizi o carenze nella fornitura idrica non sono imputabili ad Arap servizi. Riguardo ai recenti divieti di balneazione, questi sono stati disposti dalle autorità competenti in seguito a sversamenti che non rientrano nelle responsabilità di Arap servizi, ma che coinvolgono altri enti gestori. Tuttavia, comprendiamo pienamente le difficoltà che tali situazioni comportano per le attività turistiche e per la comunità locale. In risposta alle vostre legittime preoccupazioni, confermo la nostra disponibilità a partecipare a un tavolo istituzionale con tutti gli attori coinvolti – tra cui Sasi, Regione Abruzzo, Comuni di Vasto e San Salvo, e altri enti competenti – al fine di individuare soluzioni concrete e condivise per migliorare la gestione delle risorse idriche e garantire la qualità delle acque destinate al consumo umano e alla balneazione».

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