«Non comprendiamo la ratio di questa scelta e ne chiederemo conto alla prefettura di Chieti». Ad annunciare battaglia è Antonio Turdò, presidente del comitato Pro Trignina dopo l’ordinanza dell’Anas che, dal 31 maggio scorso, ha riportato i limiti sulla tratta San Salvo-Roccavivara della SS 650 a 70 km orari.
«Dopo anni di dure battaglie, discussioni, raccolta firme che aveva portato a togliere il limite di 70 e lasciare il limite come da Codice della strada a 90 km orari con decreto del prefetto Greco oggi si torna indietro di 15 anni», dice Turdò.
«Da parte della polizia stradale provinciale che e del comando radiomobile dei carabinieri, sarebbe il caso di far comprendere al rappresentante di governo che il vulnus della sicurezza stradale non è dato da coloro che attraversano e percorrono la “Trignina” a 90 km orari ma da coloro che la percorrono a velocità molto superiore. Pensate che questi si fermano perché l’Anas ha posto delle tabelle a 70 km orari? La prevenzione è data da due cose molto importanti: sempre maggiori pattuglie di sorveglianza sia della polizia stradale e del radiomobile dei carabinieri, ma soprattutto porre degli autovelox al limite stradale di 90 km orari. Ci permettiamo anche di segnalare e lo faremo nell’incontro che programmeremo con la prefettura di Chieti che attualmente è già impiantato un controllo sotto Tufillo e prima di San Salvo per controllo traffico basterebbe abilitarlo a tutor ai sensi del Codice della strada».