Uscite volontarie Stellantis, Fiom: «Senza piani industriali e prospettive per il domani non firmiamo»

La Fiom Cgil non sottoscrive l’accordo per le oltre 400 uscite volontarie dalla Stellantis Atessa previste dalla Separation. Alle 402 unità annunciate ieri bisogna aggiungere altri 25 lavoratori della Plastics Unit.

«Siamo in presenza di un ulteriore ridimensionamento occupazionale senza nessuna prospettiva di controtendenza. Solo qualche anno fa, i lavoratori della ex Sevel erano circa 6.000, oggi si è scesi a circa 4.800 e con quest’ultima dichiarazione di esuberi se ne perderanno altri 427. A questi si aggiungono centinaia di lavoratori somministrati che negli anni non sono stati confermati o stabilizzati, contribuendo ulteriormente al calo occupazionale».

Al centro della disamina del segretario della Fiom Cgil Chieti, Alfredo Fegatelli, c’è la produzione ormai in calo da tempo: «La diminuzione del personale lascia intendere che quest’anno il livello produttivo, sceso da circa 1.250 furgoni al giorno a circa 850-870, rappresenterà il nuovo standard nei prossimi mesi. Queste le ragioni per le quali la Fiom Cgil ha deciso di non sottoscrivere l’intesa. Senza piani industriali e senza chiare prospettive per il domani la Fiom non firma le uscite volontarie».

Alfredo Fegatelli

«Nel frattempo, continueranno fino al 31 dicembre 2025 i contratti di solidarietà, uno strumento che, lo ricordiamo, comporta una perdita salariale per le lavoratrici e i lavoratori oggetto di tale strumento. Ribadiamo con forza che non è accettabile proseguire su una strada fatta solo di uscite, tagli e riduzioni, senza alcuna strategia industriale, investimenti sul futuro del sito e del territorio, né garanzie per chi resta».

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *