Sono stati inaugurati ieri pomeriggio i 25 orti sociali in località Bosco Motticce a San Salvo. L’iniziativa dell’assessorato alle Politiche sociali, dopo la proposta in giunta, è stata votata all’unanimità dal consiglio comunale. Si tratta di una superficie complessiva di 6.840 metri quadri che il Comune ha destinato a orti sociali e a spazi riservati alle associazioni e alle scuole.
Per quanto riguarda gli orti, sono stati assegnati mediante bando pubblico e relativa graduatoria stilata in base ad alcuni parametri come Isee, numero di figli e presenza di fragilità in famiglia. Ogni appezzamento di terreno ha una superficie di circa 150 metri quadri ed è dotato di un punto acqua. L’iniziativa ha riscosso successo, tanto che c’è già una lista d’attesa per eventuali altri spazi.

Al taglio di nastro hanno partecipato la sindaca Emanuela De Nicolis, la presidente del consiglio comunale Tiziana Magnacca, l’assessore Gianmarco Travaglini e gli altri esponenti di giunta e consiglio.
«L’orto sociale è un progetto che racconta la nostra visione di città: solidale, sostenibile e vicina ai bisogni delle persone – ha detto la prima cittadina – Oggi celebriamo un traguardo importante che unisce rispetto per l’ambiente, inclusione sociale e riscoperta della terra. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile questa bellissima realtà. San Salvo si conferma così tra i primi comuni del territorio ad avviare un progetto di agricoltura urbana con un forte impatto sociale, ambientale e culturale. Con l’inaugurazione di questo orto sociale, celebriamo non solo un nuovo spazio di condivisione e crescita, ma riscopriamo un legame profondo con le nostre radici. Le vicende di Bosco Motticce del marzo 1950 ci ricordano come la terra, allora motivo di lotta e riscatto, sia oggi occasione di comunità e partecipazione. Tornare alla terra oggi, in modo solidale e sostenibile, significa onorare quella memoria con gesti concreti: coltivare insieme, prendersi cura dell’ambiente e rafforzare il senso di appartenenza, portare avanti quei valori che hanno reso forte la nostra città».

«Questo è un esempio concreto di come l’amministrazione possa essere al fianco dei cittadini, non solo con servizi ma anche con iniziative che costruiscono legami, combattono la solitudine, aiutano a far ritrovare, anche tra i più giovani, la voglia di stare insieme lasciando da parte per un po’ i telefonini e restituiscono dignità attraverso il lavoro e la cura. L’orto sociale è una piccola grande rivoluzione sociale», le parole di Magnacca.
Entusiasta l’assessore Travaglini: «Abbiamo voluto creare un luogo dove le persone potessero coltivare non solo ortaggi, ma relazioni. Un orto è uno spazio vivo, educativo, terapeutico. Siamo orgogliosi di essere tra i primi comuni ad avviare un progetto di questo tipo, che avrà un impatto positivo soprattutto sulle fasce più fragili della popolazione».

L’evento è stato accompagnato da musica e convivialità. I partecipanti hanno potuto gustare una merenda “contadina” preparata dalla Pro Loco San Salvo, a base di pane, olio e pomodoro, vino locale e pane e cioccolata per i più piccoli. Ai titolari degli appezzamenti sono state consegnate delle casse con prodotti offerti dagli sponsor (Euro Ortofrutticola del Trigno, evvai.com, Cilli Garden, Vivai Raschia, Conad di via Gargheta).
