Quattrocento uscite volontarie incentivate. Questo prevede la procedura avviata dallo stabilimento Stellantis di Atessa che porterà a una riduzione di personale poco inferiore al 10 per cento degli attuali 4947 dipendenti. Il taglio su base volontaria dei posti di lavoro è stato oggetto dell’incontro tra la dirigenza della multinazionale che produce furgoni in Val di Sangro e i sindacati, che oggi si sono confrontati sulla preintesa per l’uscita incentivata di 400 lavoratori più 2 degli enti centrali. Il limite massimo per accedere, è il 31 ottobre 2025.
Operai, Impiegati e Quadri che hanno già maturato il requisito pensionistico, l’azienda erogherà 6 mensilità
Ad “operai, impiegati e quadri che nell’arco di 48 mesi maturano i requisiti per un trattamento pensionistico; al personale con le categorie legali di operaio, impiegato e quadro, il cui rapporto di lavoro sarà risolto da parte aziendale, che, anche attraverso la permanenza in Naspi, nell’arco di 48 mesi dalla data di cessazione del rapporto di lavoro maturi i requisiti per la pensione, I’Azienda erogherà, per il periodo di permanenza in Naspi, un importo lordo a titolo di incentivazione all’esodo che, sommato al valore delle mensilità di Naspi spettanti, garantisca un valore economico pari al 90% della retribuzione lorda del dipendente interessato”, spiega la Rsa di Fim,Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr.
“Qualora il dipendente, per maturare i requisiti per il raggiungimento di un trattamento pensionistico, necessiti di ulteriori periodi di contribuzione, per un massimo di ulteriori 24 mesi oltre al periodo massimo di erogazione del trattamento di Naspi, I’azienda, in aggiunta a quanto previsto nel capoverso precedente, erogherà a titolo di incentivazione all’esodo, per il biennio, o frazione di esso, successivo alla cessazione del trattamento Naspi un importo lordo pari al 70% della retribuzione lorda del dipendente interessato nonché un’ulteriore somma lorda equivalente alla valorizzazione degli importi dovuti a titolo di contributi. Saranno adottati anche per i dipendenti che avessero bisogno di analogo periodo di tempo per raggiungere l’età minima prevista dall’attuale legislazione per acquisire il diritto alla pensione di vecchiaia. I lavoratori interessati a questa fascia dovranno munirsi di un ecocert aggiornato”.
Gli incentivi
“Ai dipendenti (operai, impiegati e quadri) il cui rapporto di lavoro sarà risolto da parte aziendale, che non maturino i requisiti per un trattamento pensionistico nell’arco dei 48 mesi dalla data di cessazione del rapporto di lavoro, I’Azienda erogherà i seguenti importi, in base all’età anagrafica: 55 anni e oltre, 33 mensilità più
30.000 euro; tra 50 e 54 anni, 30 mensilità più
30.000 euro; tra 45 e 49 anni, 24 mensilità più
30.000; tra 40 e 44 anni, 18 mensilità più
20.000; tra 35 e 39 anni, 12 mensilità più
20.000.
L’azienda, inoltre, per favorire la rioccupabilità di operai, impiegati e quadri secondo quanto definito nella presente preintesa e che non maturino i requisiti per un trattamento pensionistico nell’arco dei 48 mesi dalla data di cessazione del rapporto di lavoro, offrirà agli stessi la possibilità di aderire al programma di Active”.