Centrodestra: «A Vasto 7 elettori su 10 non hanno votato. Fallita la propaganda di Menna»

La propaganda dell’amministrazione comunale non ha convinto i vastesi ad andare a votare al referendum. Sette elettori su 10 non sono andati alle urne, Fratelli d’Italia e Forza Italia attaccano gli esponenti del centrosinistra che hanno fatto campagna elettorale per il .

Da sinistra, Giangiacomo, Prospero e Suriani (FdI)

«Il dato dell’affluenza nel voto referendario a Vasto si ferma al 30,5%, persino lievemente al di sotto della media della provincia di Chieti, che ha visto una percentuale di partecipazione del 31,8%», fanno notare i consiglieri comunali di FdI, Vincenzo Suriani, Francesco Prospero e Guido Giangiacomo, e di Forza Italia, Antonio Monteodorisio. «Questo dato assume valenza politica nella nostra città, per colpa della sciagurata scelta della amministrazione comunale di mobilitarsi a favore del ai quesiti referendari, scelta espressa con una mozione approvata dalla sinistra nel consiglio comunale del 28 maggio scorso. Per la prima volta, nella storia di Vasto, una amministrazione comunale ha preso parte attiva in modo militante a una consultazione referendaria, approvando un documento fasullo che impegnava il Comune – tra l’altro – a organizzare dibattiti pluralisti, per fare esprimere tutte le posizioni sui quesiti referendari».

Antonio Monteodorisio (Forza Italia)

«In realtà il Comune, a carico dei contribuenti, ha organizzato solo conferenze ideologiche di propaganda per il Sì, venendo meno anche all’obiettivo iniziale della mozione e contraddicendo le inutili chiacchiere sul pluralismo e la partecipazione espresse da Cianci e Del Viscio. Senza voler entrare nel merito dei quesiti, ed esprimendo il massimo rispetto per i cittadini che hanno votato, così come per quelli che consapevolmente si sono astenuti, notiamo che 70 vastesi su 100 non hanno dato alcun credito ai meschini proclami di propaganda di Menna, Cianci e Del Viscio. Proprio questi ultimi due, esponenti della sinistra estrema, recentemente riciclatisi nel Pd, hanno rappresentato gli unici due componenti dell’amministrazione che si sono effettivamente impegnati nella campagna referendaria, mentre gli altri esponenti della maggioranza si sono limitati a qualche selfie nei pressi dei seggi (sempre che siano andati a votare). Insomma la sinistra locale, come quella nazionale, ha segnato un eclatante autogol, nonostante la scelta di schierare istituzionalmente il Comune su posizioni estremiste: un referendum che la sinistra Vastese ha anche cercato, quasi, di perdere da sola. Infatti, pur andando a votare quasi unicamente elettori di sinistra e centrosinistra, risultano significativi i quasi 4000 voti di Vasto (38%) che hanno detto seccamente No al referendum pro immigrazione sponsorizzato dalla sinistra radicale che, se possibile, a livello vastese come a livello nazionale, si è rivelato un flop ancora più clamoroso degli altri. In genere un’altra battuta d’arresto per la sinistra di Vasto, sconfitta all’Anci, che si è vista finalmente privata della (pessima) gestione della Sasi e che, adesso, si è riuscita a intestare anche la sconfitta referendaria. I vastesi, grazie al cielo – concludono i tre consiglieri di non sono caduti nella trappola dei proclami, bocciando sonoramente la propaganda di Cianci, Del Viscio e Francesco Menna».

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Comments 2

  1. Nicola Di Nanno says:

    La priorita’ e’ andare al mare. Tanto ,poi, ci possiamo sempre lamentare.

    • Francesco Rossi says:

      C’hai ragione Cola! Sempre detto e pensato. Se vuoi incontrarmi sono sempre al Bar Jolly.

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