Sulle qualità, umane e tecniche, di Raul Zinni la Roma ci aveva visto benissimo sin dal 2021. Quando prelevò, dalle giovanili del Pescara, il talento classe 2007 di Vasto che, in giallorosso, sin dal suo primo giorno di allenamento ha fatto vedere tutto il suo potenziale e gli importanti margini di miglioramento.
Non sono stati anni facili, prima il “distacco” con famiglia e amici, a soli 14 anni per inseguire un sogno, poi il grave infortunio al ginocchio che lo ha tenuto fuori per quasi un anno. Raul non ha mai pensato per un solo istante di mollare la presa, ha sempre affrontato tutte le difficoltà con il piglio giusto, quello da leader, uno dei suoi marchi di fabbrica in campo.

I giallorossi sulle sue infinite capacità credono ciecamente tanto da avergli fatto firmare il primo contratto da professionista (un triennale), nel novembre 2024. Sbagliato parlare di “regalo” proprio perché in questi quattro anni romani al difensore vastese nessuno ha regalato tutto ma gioie e dolori lo hanno fortificato accompagnandolo in quella crescita da giovane timido a brillante maggiorenne.

L’avventura con la Roma, alla prima stagione (2021/2022) si era chiusa con la sconfitta, contro il Milan, nelle semifinali del campionato under 15. Poi la rottura del crociato che lo ha costretto a restare fuori dalla vittoria dello Scudetto dell’under 16 nel 2023 ma festeggiato, in campo (con l’aiuto delle stampelle) insieme ai compagni. La lunga convalescenza, mesi difficili, Raul non ha mai mollato rientrando in campo nel finale di stagione e trovando spazio, nei minuti finali, nella finalissima che gli ha consegnato il secondo Scudetto consecutivo, questa volta con l’under 17, come l’anno prima contro la Fiorentina.

Da agosto il 2007 vastese è tornato al 100% ma non solo, dell’under 18 della Roma è diventato capitano. Chi lo vive quotidianamente ormai da quattro anni conosce pregi e valori di un autentico leader, dentro e fuori dal campo. Stazza imponente, sguardo attento e visione di gioco pazzesca in fase d’impostazione, dettaglio fondamentale per il calcio moderno. Ha guidato tutto il gruppo, non solo la fase difensiva, verso il primo posto (con 70 punti) grazie al sorpasso nell’ultima giornata, ai danni del Torino. Primo posto di squadra e anche 2 reti in campionato, quelle contro Empoli e Cesena. Romani e romagnoli saranno insieme a Inter e Torino le quattro squadre chiamate a dare vita ad entusiasmanti semifinali.

Dopo gli anni nelle Marche la Figc ha scelto il Lazio come capitale delle finali giovanili, per la Roma sarà un po’ come sentirsi a casa. Non sarà però una passeggiata arrivare in finale visto che domani, martedì 10 giugno (ore 20:30) allo “Stirpe” di Frosinone bisognerà affrontare e battere l’Inter che, pur avendo chiuso al quarto posto è una squadra di livello assoluto. Chi vince volerà verso la finalissima (contro una tra Cesena e Torino) di giovedì 12 giugno (ore 20) al “Francioni” di Latina.
Sarà la settimana decisiva, un’intera stagione racchiusa in quattro giorni, da lunedì a giovedì la Roma under 18 vorrà salire sul gradino più alto del podio. Per Raul Zinni sarà un finale di stagione speciale, prima vorrà vincere la semifinale e poi si concentrerà su come alzare al cielo il terzo Scudetto consecutivo.