Una mattinata di riflessione ma anche spensieratezza quella di venerdì 7 giugno, che ha visto protagonisti gli alunni della pluriclasse I-II-III della Scuola secondaria di I grado di San Buono con lo spettacolo conclusivo del laboratorio teatrale Si torna in scena!. L’iniziativa si è svolta all’interno del progetto Ancora di più, finanziato con fondi Pnrr e volto alla prevenzione e al contrasto della dispersione scolastica attraverso attività innovative, coinvolgenti e inclusive.

Lo spettacolo ha avuto luogo nello scenario suggestivo del piccolo Teatro San Filippo, ex Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo convertita in teatro e sala conferenze. Di fronte a un pubblico numeroso e attento, gli alunni si sono esibiti in una rappresentazione inedita, progettata in classe, sul tema della guerra in Abruzzo: Il segreto del Ponte, ispirata al periodo storico del passaggio del fronte di guerra in Abruzzo nel corso del 1943. La trama verte su un gruppo di ragazzi che collaborano tra loro per evitare la distruzione di un ponte da parte degli occupanti tedeschi. I ragazzi hanno dimostrato notevoli capacità interpretative e grande spirito di gruppo.
Il laboratorio pomeridiano è stato condotto con passione dai docenti Terenzio Zocchi e Michele Neri, che hanno guidato i ragazzi in un percorso formativo che è andato ben oltre la semplice recitazione. Gli studenti sono stati coinvolti in tutte le fasi del lavoro teatrale: dalla scrittura e adattamento dei testi alle prove di espressività e improvvisazione, fino alla scelta degli abiti e degli oggetti di scena. Lo spettacolo è stato pensato come conclusione dell’approfondimento sul tema delle guerre in Abruzzo per il progetto Realtà Locale Oltre Confine, in gemellaggio con la scuola di Celenza sul Trigno.

Presente anche la dirigente scolastica, Aida Marrone, che ha sottolineato l’importanza di progetti come questo nel creare un ambiente scolastico più inclusivo e motivante. All’evento hanno partecipato anche la responsabile di plesso, Mina Giuseppina Bruno, le docenti Alba Mosca, Stefania Falone, Sefora Di Nucci e rappresentanti dell’amministrazione comunale e della Pro Loco locale, che hanno fornito supporto logistico e organizzativo, a testimonianza della sinergia tra scuola e territorio.
Tra applausi e sorrisi, i giovani attori hanno conquistato il pubblico, superando timidezze e insicurezze iniziali. Lo spettacolo ha rappresentato non solo un saggio finale, ma soprattutto la dimostrazione concreta di come la scuola, se messa nelle condizioni giuste, possa davvero essere un presidio locale di cultura, riflessione e partecipazione.

In conclusione di mattinata, gli alunni hanno anche presentato i lavori conclusivi di un altro significativo progetto a tema locale, cioè il percorso di service learning incentrato sull’analisi della toponomastica e dell’odonomastica del territorio. I ragazzi di San Buono hanno studiato e valorizzato i nomi delle strade del centro storico, indagandone il significato, le origini e la memoria storica. Il percorso si è concluso con un’attività artistica e civica: gli studenti hanno decorato con colori acrilici otto coppi prodotti nella fornace Angelilli di località Maranna. Queste tegole sono state trasformate in indicazioni viarie delle principali strade del centro storico, contenenti sia il nome “ufficiale”, sia la denominazione tradizionale. Alla realizzazione finale hanno collaborato i docenti di arte e tecnologia, Sebastiano Racano ed Eloisa Ferrone. I coppi sono stati donati alla comunità sambuonese come gesto di servizio, impegno civico e legame con il territorio.
La redazione della scuola