«L’affidamento al Civeta è illegittimo», la giunta di San Salvo propone l’ingresso in Ecolan

Il Comune di San Salvo pensa all’affidamento del servizio di gestione dei rifiuti alla Ecolan. La giunta guidata dalla sindaca Emanuela De Nicolis ha infatti deliberato l’acquisizione di una quota di partecipazione alla Ecolan spa di Lanciano per il conseguente affidamento dei servizi di gestione degli impianti e del trattamento e smaltimento dei rifiuti. Tale operazione dovrà passare in consiglio comunale chiamato a deliberare sull’acquisizione di una quota minima da 16mila euro.

La decisione è uno strascico delle complesse trasformazioni statutarie del Civeta che nel giro di circa un anno è passato da consorzio a srl e, infine, ad azienda consortile speciale. Dal documento della giunta si appura che, il 12 dicembre 2024, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm), ha sollevato diversi rilievi riguardanti la delibera di consiglio comunale sulla trasformazione regressiva in azienda speciale consortile del Civeta del 4 ottobre 2024. L’Agcm ritiene illegittima la deliberazione dell’assise civica e riscontra diverse violazioni nell’indebito affidamento dei servizi di gestione degli impianti e smaltimento dei rifiuti a un’azienda speciale, nonché per la carenza di motivazione analitica circa la forma di affidamento scelta». In quella seduta, i membri dell’opposizione (ancora nella formazione originale post-elezioni) abbandonarono l’aula prima del voto.

Il 28 gennaio 2025, quindi, il Comune ha inviato il proprio riscontro all’Agcm che probabilmente non ha sortito l’effetto sperato considerato che, il successivo 25 febbraio, l’avvocatura comunale ha ricevuto la notifica della deposizione del ricorso al Tar, da parte della stessa Agcm, per l’annullamento della deliberazione del 4 ottobre 2024.
Il Comune di San Salvo, quindi, «alla luce del ricorso e della mancanza di soluzioni prospettate da Civeta e dall’assemblea dei soci», ha cercato una soluzione alternativa per la gestione del servizio di smaltimento rifiuti «qualora il giudice amministrativo dovesse confermare i rilievi sollevati dall’Agcm».

La discarica e gli impianti della Ecolan spa

Il nodo della questione pare sia legato al fatto che l’affidamento non riguarda l’intero ciclo di rifiuti, ma solo lo smaltimento, mentre i servizi connessi (raccolta, trasporto ecc.) sono affidati a un’altra società, la Sapi. L’ingresso in Ecolan, che dovrà essere deliberato dal consiglio, quindi, ha l’obiettivo di una riprogrammazione e gestione unitaria dell’intero ciclo integrato dei rifiuti (raccolta, trasporto, recupero, riciclo e smaltimento dei rifiuti urbani e assimilabili) «per mezzo della società di cui si intende acquisire le relative quote, in linea con la normativa vigente in materia».

Ad oggi non vi sono notizie su uguali rilievi dell’Autorità garante nei confronti degli altri Comuni. Certo è che la delibera di consiglio contestata – al netto degli emendamenti sulla nomina del direttore generale – è molto simile a quella approvata dagli altri Comuni soci del Civeta, Se simili contestazioni e provvedimenti riparatori (passaggio a Ecolan o altre società) dovessero riguardare anche gli altri soci, si aprirebbe una fase di incertezza per la stessa azienda speciale consortile.

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