La terza auto, il fuggitivo, i movimenti dei giorni precedenti: i nodi delle indagini sulla rapina

Tre elementi. La terza auto, il fuggitivo a piedi, ma anche i movimenti dei giorni precedenti. Le indagini sulla rapina a Sarni Oro partono da queste tre ricerche. I carabinieri della Compagnia di Vasto cercano di risalire ai responsabili del raid: i cinque rapinatori a volto coperto che hanno spaccato le vetrine orizzontali della gioielleria arraffando tutto. E lasciando dietro di loro paura e devastazione.

Le auto

Una seconda auto è stata ritrovata dai militari in una zona poco abitata del territorio comunale di Vasto: a Cipraneto, a nord di contrada San Lorenzo, a monte dell’A14 e della provinciale 157. Alcuni chilometri più a nord, ieri la gang aveva lasciato la prima macchina, una Nissan Juke, perché nella fuga spericolata avevano causato un incidente.

I carabinieri, proseguendo oggi le perlustrazioni iniziate ieri sera nella zona nord del territorio comunale, hanno scovato la seconda vettura tra le sterpaglie. I rapinatori l’avevano abbandonata e sono ripartiti a bordo di una terza auto.

Fuga a piedi

Durante la fuga programmata, la banda ha trovato un intoppo. Un incidente che ha coinvolto anche altre due auto che transitavano sulla Fondovalle Sinello, nelle vicinanze del ponte con restringimento di carreggiata che scavalca il fiume e si ricollega alla provinciale 157 San Lorenzo. Lì i banditi hanno abbandonato la prima macchina. Uno è salito sulla seconda, l’altro è fuggito a piedi nel buio delle campagne circostanti. I militari l’hanno cercato a lungo fino a tarda sera e continuano a cercarlo, non è detto che sia riuscito a ricongiungersi con gli altri membri della gang. Nelle scorse ore il secondo ritrovamento, la Citroen C5. C’è una terza auto da individuare, quella con cui si sono dileguati.

Video e testimoni

I rapinatori hanno agito a volto coperto, hanno seminato il panico nel centro commerciale di via Cardone, svuotando gli estintori e martellando le vetrine della gioielleria tra il fuggi fuggi di clienti e personale. Un raid studiato nei dettagli. Pare impossibile che un colpo del genere – un’azione tanto fulminea quanto spregiudicata – possa essere stato improvvisato. Nei giorni precedenti potrebbero essere entrati nel Centro del Vasto e aver ispezionato i dintorni per studiare la dinamica del colpo. Da verificare se, tra i lavoratori, qualcuno abbia notato persone sospette e se rimangano ancora le immagini registrate nei giorni scorsi dalla videosorveglianza.

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