Tappa finale al “Mattioli” di Vasto per DigitalCives: «Una comunità che educa al coraggio digitale»

Si è concluso oggi, al Polo Liceale “Mattioli” di Vasto, il progetto DigitalCives, promosso dal Corecom Abruzzo con il sostegno dell’Ufficio Scolastico Regionale. Una cerimonia intensa e partecipata ha chiuso un cammino che ha coinvolto 13 scuole abruzzesi, oltre 3500 studenti e più di 500 adulti, tra genitori e insegnanti. Un progetto che ha attraversato l’Abruzzo con incontri rivolti ai ragazzi al mattino e alle famiglie e docenti nel pomeriggio, portando ovunque parole, strumenti, esempi.

Il dirigente tecnico Cosc della Polizia postale, Gian Mauro Placido, ha richiamato i giovani con forza e lucidità: «Non abbassate mai la guardia. Il web è una grande opportunità, ma anche un luogo dove si nascondono trappole pericolose. Siate presenti, consapevoli, coraggiosi», un invito che ha lasciato il segno, accolto in un silenzio carico di rispetto.
Giammaria de Paulis, da tempo impegnato nella divulgazione dei rischi della rete, ha parlato con passione dell’importanza di «tenere accesa la luce della coscienza digitale»: controllare le fonti, difendere la verità, non diventare complici passivi di odio e disinformazione.

Sono stati gli interventi di Daniela Di Maggio, madre di Giovanbattista Cutolo, e Olga Cipriano, nonna di Christopher Thomas Luciani, ad aprire davvero il cuore dei ragazzi. Due voci diverse, ma unite da un’unica forza: il dolore trasformato in impegno. La prima ha raccontato, con emozione e dignità, il valore della gentilezza e della responsabilità; Olga ha ricordato che «la vera forza è proteggere chi è più fragile, non farsi anestetizzare dalle tecnologie e aprire il cuore verso il prossimo». I loro sguardi, le loro parole, hanno attraversato la sala come un’onda, scuotendo, facendo riflettere, lasciando il segno.

Durante l’evento sono stati anche premiati i migliori video realizzati dagli studenti nell’ambito del contest video, opere che hanno mostrato quanto i giovani siano capaci di restituire in immagini e parole la complessità del vivere online. Emozioni, responsabilità, sogni, paure: tutto è emerso, con autenticità e forza. Infine, è stata presentata la pubblicazione ufficiale del progetto, un volume che raccoglie riflessioni, dati, testimonianze, esperienze, voci. Un documento vivo, da leggere, condividere e usare, per continuare a camminare insieme.

A chiudere l’evento, le parole del presidente del Corecom Abruzzo, Giuseppe La Rana: «Oggi abbiamo ascoltato storie che non si dimenticano. Ma non possiamo limitarci a commuoverci: dobbiamo agire. Mi auguro che DigitalCives continuerà a vivere ogni volta che un ragazzo sceglierà di proteggere e non ferire, di comprendere e non giudicare. Questo è il futuro che vogliamo costruire, insieme. Ma solo se ci mettiamo dentro il meglio di noi attraverso l’impegno e il sacrifico . E se ogni ragazzo, uscendo da qui, sceglierà di essere quella differenza che salva, allora DigitalCives non sarà finito: sarà cominciato».

Giuseppe La Rana

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