«Ma difendere la sostenibilità ambientale non significa dire sempre e comunque “no”, né tantomeno arroccarsi su posizioni ideologiche che rischiano di ostacolare ogni forma di sviluppo, anche quello sostenibile». Lo afferma Nicola Di Stefano, consigliere comunale di Avanti Vasto, precisando la sua posizione politica sui futuri chioschi nella Riserva naturale Marina di Vasto: otto in punti ristoro consentiti dal Piano d’assetto naturalistico approvato in settimana dal Consiglio comunale.

«Difendere l’ambiente non dignificIl mio voto a favore del piano non rappresenta in alcun modo una rinuncia ai miei principi in materia ambientale né una delegittimazione dell’importanza del confronto democratico. Al contrario, è frutto di un’attenta riflessione su un progetto complesso, che ha certamente margini di miglioramento ma che nel suo insieme rappresenta un passo avanti concreto verso una gestione più organica e sostenibile del nostro litorale.
Il Pan completa un percorso fortemente voluto dall’amministrazione, finalizzato alla tutela del nostro patrimonio naturalistico e ambientale. Si tratta di un’area fortemente urbanizzata, in cui sorgono alberghi e numerosi complessi residenziali, attraversata ogni anno da migliaia di bagnanti che percorrono la pista ciclabile per raggiungere la spiaggia. Gli ombreggi, che offrono esclusivamente il noleggio di ombrelloni e lettini, non sono sufficienti a soddisfare tutte le esigenze dei fruitori. Con il Pan abbiamo previsto l’installazione di alcuni punti ristoro, al fine di completare e migliorare l’offerta turistica.
Invito a riflettere sulla netta differenza tra il tratto di via verde che va dalla vecchia stazione fino a Vignola e quello interessato dal Pan, che si estende dalla pineta fino al confine con San Salvo. Il primo è un’area ricca di vegetazione, con pochi insediamenti; il secondo è invece fortemente antropizzato. Con l’istituzione della Riserva prima, e con l’approvazione del Pan ora, abbiamo protetto, valorizzato e pianificato l’area delle dune, elemento naturale di estrema importanza per contrastare il fenomeno dell’erosione costiera, che purtroppo interessa altri tratti della nostra costa.
Sento il dovere di respingere con fermezza la caricatura polemica che mi viene attribuita come “consigliere ambientalista part-time”. Ma difendere la sostenibilità ambientale non significa dire sempre e comunque “no”, né tantomeno arroccarsi su posizioni ideologiche che rischiano di ostacolare ogni forma di sviluppo, anche quello sostenibile. Il tema dei chioschi va affrontato con serietà e senza strumentalizzazioni. È lecito e giusto interrogarsi sul numero, sulla distribuzione e sui criteri di assegnazione: su questo, anch’io auspico trasparenza massima e regole chiare, condivise. Ma il concetto stesso di ristoro lungo un’infrastruttura ciclabile – in una zona frequentata e turistica – non può essere demonizzato a priori. Un equilibrio tra fruizione turistica e tutela ambientale è possibile, ed è proprio quello a cui dobbiamo mirare.
Infine, tengo a ribadire – puntualizza Di Stefano – che nessuno, all’interno della maggioranza, è “costretto” a difendere nulla. Le scelte vengono discusse, anche animatamente, e ogni consigliere esercita il proprio voto con autonomia e responsabilità. Continuerò a impegnarmi affinché il piano venga attuato con spirito di servizio verso la comunità, ascoltando proposte migliorative e vigilando affinché gli obiettivi di sostenibilità non siano traditi».