Un’associazione culturale che fa politica, «ma in senso alto» e che cerca «persone ricche dentro per cambiare realmente le cose». Porta della Terra affollata ieri a San Salvo per la presentazione di Libertà È Partecipazione, realtà esistente dal novembre 2023, ma che ha deciso di aprirsi pubblicamente alla città per continuare a crescere.
A rompere il ghiaccio è stata Daniela Malandra che ha introdotto il presidente Vito Evangelista ringraziandolo «perché ci ha messo insieme» e presentato gli ospiti, gli storici Costantino Felice e Giovanni Artese e l’esperto di tradizioni locali Francesco Raspa.

La presentazione arriva in un momento caldo per la politica cittadina interessata da riposizionamenti e scossoni, circostanza che ha contribuito ad alimentare l’interesse intorno all’appuntamento testimoniato anche dalle presenze in sala: i consiglieri comunali Alfonso Di Toro, Giancarlo Lippis, Emanuela Tascone e Fabio Travaglini, il segretario cittadino di FdI Vitale Chirulli, e quello del Psi Antonio Posata (tra i soci fondatori), Osvaldo Menna del circolo Avanti, e Mimmo Di Nardo, coordinatore di Sinistra Civica ed Ecologista. Lo stesso Evangelista, insegnante di scuola secondaria di secondo grado, ha un passato in politica: in consiglio comunale è stato seduto per due legislature, dal 2002 al 2011, eletto in Forza Italia, e ha ricoperto per breve tempo il ruolo di segretario cittadino del Pdl. Tra i soci fondatori, presenti in sala, anche Francesco Mazzaferro (assessore al Bilancio dal 2008 al 2011 con Marchese) e Mauro Naccarella (assessore allo Sport nello stesso periodo).

«Sono un malato di politica, ma quella alta», si è presentato ricordando che ha portato avanti questa sua passione con un blog e un canale YouTube. Ha poi ripercorso la nascita dell’associazione, o meglio del gruppo che poi l’ha costituita: «Sentivo una sorta di malessere per come stavano andando le cose nella società. Mi sono accorto che comunicare non bastava, in tanti parlano. Così ho invitato le persone che avevo intorno, senza farmi fregare dagli schieramenti destra-sinistra, ma scegliendole in base al loro reale valore, persone ricche dentro».
«Oggi c’è tanta voglia di cambiamento, tutti si lamentano, ma le energie si disperdono. Se queste, invece, si mettono insieme, le cose si realizzano perché il passato non si può cambiare, ma il futuro sì. Bisogna mettere insieme pensiero e azione, se lo facciamo, possiamo fare una piccola rivoluzione. L’uomo è realmente felice quando pensa e fa le cose insieme agli altri».

Cos’è quindi Libertà È Partecipazione? L’associazione organizza simposi, brainstorming, uscite didattiche, laboratori, lezioni con docenti e storie del focolare (come l’appuntamento di ieri con Felice, Artese e Raspa). Nelle parole del presidente: «Una scuola di cittadinanza attiva per forgiare cittadini e costruire lo spirito comunitario. Cerchiamo persone che si uniscano a noi per fare libera cultura. Il puro intellettualismo non serve a nulla, è la cultura della comunità che ci salva». La sfida per il futuro è quindi lanciata: «Dobbiamo essere in tanti se vogliamo realmente cambiare le cose».