Sabato 24 maggio (ore 16 alla villa comunale di Vasto, in caso di pioggia al Polo bibliotecario “R. Mattioli”), si terrà l’evento pubblico promosso dal comitato referendario provinciale per discutere i temi del lavoro tutelato, stabile e sicuro, in vista del referendum dell’8 e 9 giugno. All’incontro, dal titolo Cittadinanza agli stranieri, un problema o un’opportunità?, interverranno il sindaco di Vasto Francesco Menna, Anna Bosco (assessore alle politiche sociali del comune di Vasto), Giuseppe Visco (direttore provinciale Inca di Chieti), Daniela Primitera (segretaria Cgil Chieti), Franco Spina (segretario generale Cgil Chieti), l’avvocato Fabio Giangiacomo e Maria Grazia Gabrielli (segretaria nazionale Cgil). L’appuntamento ha il patrocinio del Comune di Vasto.

Per l’occasione, presente l’autore, e con la moderazione del mediatore culturale Hamid Afdi, sarà presentato il libro Diario della gratitudine dello scrittore e poeta Hamid Barole Abdu. «Un dialogo aperto a tutti sui quesiti referendari, sul lavoro e sulle sfide dell’integrazione e dei diritti umani», spiegano gli organizzatori.
«Lo scrittore, nato in Eritrea nel 1953 (cittadino italiano dal 1983), racconta nel suo ultimo lavoro cinquant’anni di vita trascorsi a “navigare” tra culture, conflitti e speranze. Grazie a una scrittura che mescola ironia, amarezza e passione per l’umanità, Hamid esplora le tensioni tra identità culturale e adattamento, senza cadere in giudizi definitivi. L’incontro di sabato rappresenta un momento di riflessione trasversale: al centro ci saranno le rivendicazioni per un lavoro dignitoso e stabile e quelle che mettono al centro i valori dell’interculturalità come base per una comunità coesa».
«“La libertà è partecipazione”, ricorda lo slogan dell’evento che unisce impegno sindacale e testimonianze letterarie per costruire un dialogo aperto con la cittadinanza. Hamid Barole Abdu, autore di oltre venti opere, è impegnato da decenni nella difesa dei diritti umani e nella mediazione interculturale. Residente in Emilia Romagna, continua a lavorare per dare voce ai “dannati della Terra”, coniugando attivismo e letteratura».