Sei anni di reclusione per atti persecutori. È la pena alla quale il Tribunale di Vasto ha condannato un uomo di Scerni per stalking ai danni della sorella. Nel 2022 nei confronti del 66enne, residente a Firenze, l’autorità giudiziaria aveva emesso un provvedimento di codice rosso.

La vicenda era iniziata nel 2020, quando la donna aveva posizionato una videocamera per documentare alcuni dei comportamenti del fratello, proprietario dell’abitazione vicina a quella della vittima. Violenze verbali e fisiche, quelle denunciate sette volte dalla sorella, 52enne all’epoca dei fatti, difesa dall’avvocato Guido Giangiacomo. Nella denuncia la donna affermava di aver subito lesioni, danneggiamenti della sua abitazione, degli pneumatici della sua auto e degli alberi e anche la sottrazione di un cancello.
L’indagato era poi stato rinviato a giudizio nella primavera 2023 e il processo era iniziato il 12 luglio successivo. Oggi l’ultima udienza con la discussione tra le parti e poi la sentenza di primo grado. La giudice monocratica del tribunale di Vasto, Stefania Izzi – considerata la continuazione del reato e le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti – ha condannato l’imputato a sei anni di reclusione, 1900 euro di multa e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici, oltre al pagamento delle spese processuali e di una provvisionale da 10mila euro a beneficio della vittima.
«Per la mia assistita – commenta Giangiacomo – è stato un incubo durato tre anni. Siamo soddisfatti dell’esito del processo. Ancora una volta il tribunale di Vasto ha dimostrato grande sensibilità verso le vittime di atti persecutori».
