Tutte le storie calcistiche, anche quelle lunghe, hanno inizio ed epilogo. A San Buono, la presidenza di Pierpaolo Mattia è durata un decennio, dodici anni per la precisione. Nei giorni scorsi il diretto interessato ha comunicato al resto la dirigenza la volontà di lasciare la poltrona giallorossa più importante. Dopo la stagione conclusa nel girone B di Seconda Categoria con la salvezza nel playout, la società si prenderà qualche settimana di riposo per riordinare le idee e ripartire in vista della prossima stagione.

Nel frattempo però la dirigenza del San Buono, con una lunga lettera, ha voluto pubblicamente ringraziare il presidente Pierpaolo Mattia:
«Dopo dodici anni intensi, ricchi di passione, sacrifici e traguardi, il nostro presidente Mattia Pierpaolo ha deciso di lasciare la guida della nostra società sportiva dilettantistica. Una notizia che ci colpisce nel profondo, perché Pierpaolo non è stato solo un presidente: è stato un punto di riferimento, un amico, un fratello maggiore, una guida sempre presente. Dodici anni non si raccontano in poche righe. Sono tanti gli allenamenti sotto la pioggia e sotto il sole, infinite trasferte vissute come piccole avventure, vittorie esaltanti e sconfitte che hanno insegnato qualcosa. Sono momenti condivisi, sorrisi, strette di mano, parole di incoraggiamento, sguardi complici e decisioni difficili prese sempre con il cuore. Pierpaolo ha incarnato lo spirito autentico dello sport dilettantistico: passione, dedizione, rispetto e amore per il gruppo. Ha saputo costruire, un passo alla volta, un ambiente sano, accogliente, dove ogni atleta si è sentito parte di una famiglia, e dove lo sport è stato davvero scuola di vita. A lui dobbiamo tantissimo. Non solo per quello che ha fatto, ma per il modo in cui lo ha fatto: con discrezione, con il sorriso. Ha saputo far crescere non solo una società, ma anche persone. E questo è il dono più grande. Caro Pierpaolo, le parole non bastano per dirti grazie. Ma ci teniamo a dirtele comunque, a voce alta e con il cuore in mano: grazie per aver creduto in noi, per aver costruito qualcosa che resterà. Anche se non sarai più presidente, resterai per sempre parte di questa squadra. Perché una famiglia vera non si lascia mai davvero. Con affetto e infinita gratitudine, la tua società sportiva».