Ghiaccio è il nuovo singolo electro-pop-rock del cantautore vastese Andrea Ianez. Ieri l’uscita in anteprima su su Sky.it, oggi su YouTube, Spotfy e tutti gli store online.

«Si chiama Ianez, ma all’anagrafe risponde ad Andrea Iannone (no, non quello delle moto). Viene da Vasto (come quello delle moto), in Abruzzo, dove il vento del mare è più forte dei rimorsi, e dal 2021 si è rifugiato nella più poetica delle realtà parallele: Montenero di Bisaccia, in Molise», si legge nella presentazione del brano.
«Il suo curriculum è un mix esplosivo di penna tagliente, accordi elettrificati e sarcasmo socialmente utile. Scrive da quando era un preadolescente con più problemi che baffi, infilando le complicazioni familiari dentro racconti per osservarle a distanza di sicurezza. Poi, a un certo punto, si è chiesto: “E se ci mettessi sotto una chitarra?”. Ed è stato l’inizio di tutto.
Nel 2012 entra in rotazione radio con i Renè Golconda e il brano “Eri Distratta”, prodotto da Andrea Gallo e arrangiato da Gigi De Rienzo (quello che ha suonato con Bennato e Pino Daniele, tanto per dire). Dopo un giro di giostra musicale, si prende una pausa e scrive Sette foglie di oleandro, un noir gotico-urbano-metafisico che nel 2018 fa incetta di premi letterari e recensioni entusiastiche. Perché quando scrive, lo fa come si deve. Ma le pause non durano per sempre. Dopo due birre (e mezza chiacchierata) con Lorenzo D’Annunzio e Fabio Tumini di Satellite Rec, nasce il progetto “Ianez”: suoni electro-pop-rock, cuore cantautorale e voglia di dire cose scomode con la grazia di un pugno in faccia impacchettato bene. “Siamo stati noi” è il primo singolo, e da lì parte una ricerca sonora che esplode con “Blu”, brano di denuncia contro la violenza sulle donne. Niente più tentativi: quello è il suono giusto.
Nel 2021 il progetto si allarga: arrivano Fabio Mosca alla batteria e Cristian di Foggia alla chitarra. Il nome resta “Ianez”, ma ora è una band con tutti i crismi, zero formalità e tanta sostanza».

«Il nuovo singolo è una doccia fredda per chi ancora crede che l’empatia sia un’app da scaricare. “Ghiaccio” nasce da una perdita devastante, ma parla di tutti coloro che vengono emarginati perché non funzionano bene nel grande circo produttivo. Fragili, troppo sensibili, difficili da incasellare. In pratica: gli ultimi, quelli che non fanno fatturato.
Il brano è cupo, viscerale, arrabbiato, poetico. Racconta uno stato d’animo più che una storia. Niente cronaca, solo umanità nuda sotto zero. Ianez non si accontenta delle solite inquadrature con chitarre tristi in controluce. Il video di “Ghiaccio” lo ha realizzato lui, usando solo l’intelligenza artificiale. Risultato? Una farfalla monarca e Ianez stesso si aggirano tra grattacieli in disfacimento, simboli di un mondo moderno che crolla sotto il peso della sua stessa ipocrisia. Altro che videoclip indie: qui si parla di visioni».
Link video youtube: https://www.youtube.com/watch?v=_I9wuLlkTvs&feature=youtu.be