Comprendere gli adolescenti: il 17 il convegno a Palazzo d’Avalos sul dialogo tra generazioni

«Si terrà sabato 17 maggio dalle 16:00 alle 19 presso la Pinacoteca del Palazzo D’Avalos, un importante convegno dedicato al tema della relazione tra adulti e adolescenti. L’adolescenza, periodo cruciale di transizione caratterizzato da profondi cambiamenti e sfide uniche, sarà al centro di un dibattito che coinvolgerà esperti del settore». Lo annuncia una nota del Comune di Vasto.

«L’evento rappresenta un’occasione per esplorare le dinamiche relazionali che caratterizzano questa fase della vita, sempre più rilevante nel contesto educativo e sociale attuale. Attraverso interventi di specialisti nel campo della psicologia, dell’educazione e della sociologia, i partecipanti avranno l’opportunità di approfondire le nuove sfide educative emergenti in un’epoca di rapidi cambiamenti culturali e tecnologici. I relatori, tra cui Roberto Filippini, Amato Luciano Fargnoli, Anna Orsatti, Mirko Fasolo e Sandro Di Lillo, affronteranno questioni cruciali come la comunicazione intergenerazionale, le aspettative sociali e scolastiche, l’influenza dei social media sulle identità adolescenziali. L’evento sarà moderato da Christian Valentino e includerà dibattiti e momenti di confronto, fornendo così strumenti pratici e teorici per migliorare la comprensione e la relazione tra adulti e giovani».

«Un interessante appuntamento che consentirà – ha detto il sindaco di Vasto Francesco Menna – di evidenziare l’importanza di sviluppare e mantenere un senso di fiducia tra persone in un’epoca in cui sentimenti di coesione sociale si stanno affievolendo».

«In un tempo in cui le trasformazioni sociali e digitali sono rapide e spesso disorientanti, è dovere delle istituzioni, della scuola, delle famiglie e degli operatori del benessere psicologico – ha aggiunto l’assessore alle Politiche sociali Anna Bosco – creare spazi di ascolto e confronto. Ringrazio l’Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi d’Abruzzo, la Coop. Sociale C.A.T.E. e tutti i relatori per aver organizzato questa iniziativa, che mette al centro la persona, le relazioni e il valore educativo della comunità».

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