La sezione di Vasto celebra la Settimana del patrimonio culturale di Italia Nostra che quest’anno ha il tema Il Patrimonio materiale ed immateriale riconosciuto dall’Unesco. Quale Tutela? Quale Valorizzazione?. L’associazione affronterà per l’occasione il tema della transumanza, pratica ancestrale riconosciuta patrimonio immateriale dell’umanità dall’Unesco con una passeggiata patrimoniale a San Salvo Marina, nel luogo fisico della transumanza e in uno dei tratti più significativi del tratturo L’Aquila-Foggia, noto anche Tratturo Magno.

Il segmento di tratturo dove si svolgerà la passeggiata confina con la cosiddetta particella 18, di proprietà comunale: «il loro insieme – spiega Davide Aquilano, presidente dell’associazione – costituisce l’esempio migliore della conservazione dell’unità paesaggistica omogenea che, senza soluzione di continuità, passa dal tratturo alle dune e da queste alla spiaggia e al mare, perfettamente in linea con quanto dipinto con le parole negli ultimi versi della poesia I Pastori da Gabriele D’Annunzio: “O voce di colui che primamente / conosce il tremolar della marina! // Ora lungh’esso il litoral cammina / la greggia. Senza mutamento è l’aria. / il sole imbionda sì la viva lana / che quasi dalla sabbia non divaria. / Isciacquìo, calpestìo, dolci romori. // Ah perché non son io cò miei pastori?”».

Il tratturo, ricorda l’associazione, è una superficie demaniale, larga in genere circa 110 m, definita attorno alla metà del XV secolo dagli Aragonesi nell’ambito di un’organizzazione razionale ed efficace della transumanza tra l’Abruzzo e la Puglia. All’interno della sua superficie si snodavano strade antichissime, mentre oggi accoglie il sedime di strade provinciali, statali, autostrade e piste ciclopedonali. Si tratta di un bene comune per definizione, perché è demaniale, ma è stato ed è tuttora oggetto di abusi nonché di scarsa considerazione del suo valore storico, paesaggistico ed archeologico. I cosiddetti piani tratturi elaborati dai singoli Comuni hanno perlopiù ratificato l’occupazione illecita da parte dei privati della superficie tratturale, privando così, di fatto, la collettività di un importante bene culturale che potrebbe essere invece destinato a spazi organizzati messi a disposizione di azioni di interesse pubblico.

Italia Nostra del Vastese ha presentato le osservazioni al Piano delle alienazioni dei beni immobili; con la discussa variante si permetterà all’acquirente della particella 18 di edificare palazzi alti 65 metri nell’area e ieri era presente alla manifestazione: «Tali intenzioni «decreteranno la fine dell’unità paesaggistica sopra descritta e della possibilità di creare un’area naturalistica umida tutelata, da collegare fisicamente, utilizzando altri terreni demaniali, col Giardino botanico mediterraneo-Biotopo costiero, distante circa 400 m. Abbiamo prodotto un approfondito dossier dimostrando in modo inequivocabile l’illegittimità del provvedimento e richiedendo, pertanto, il suo rigetto da parte dell’assise comunale».
«La finalità della passeggiata patrimoniale del 14 maggio è far conoscere ai cittadini ed al pubblico in genere che il tratturo è una superficie demaniale e che è, quindi, di tutti: per questo motivo non può essere alienato senza una discussione seria che valuti tutte le possibilità di sviluppo futuro, sempre in linea con quello che è l’interesse collettivo e non privato. Dalla conoscenza alla sensibilizzazione il passo è breve e questo sarà l’humus indispensabile per far comprendere come la particella 18 debba essere conservata, “restaurata” e restituita alla fruizione pubblica, ma anche a quella della ricca fauna, soprattutto avifauna, che frequenta le aree umide».
