Gli iscritti di Forza Italia sfiduciano Di Ninni: «Trattativa autonoma con Marsilio, D’Amario e De Nicolis»

Rischia di durare solo un mese il mandato di Nicola Di Ninni alla guida del ricostituito circolo di Forza Italia a San Salvo. È solo il primo degli strasichi del movimentato consiglio comunale di mercoledì scorso, quando Di Ninni, votando a favore del rendiconto di gestione, ha tenuto a galla la maggioranza. L’atto di sfiducia arriva in concomitanza con le dichiarazioni del coordinatore provinciale Daniele D’Amario che, ieri sera, aveva difeso l’operato di Di Ninni affermando che Forza Italia lavora per «consolidare il progetto politico del centrodestra».

Che la scelta del neocoordinatore avrebbe avuto dei contraccolpi nel partito lo si era intuito anche dalle dichiarazioni nell’assise civica di Nicola Argirò, riapprodato in Forza Italia dopo vari anni, che aveva parlato di scelta non condivisa con gli iscritti. Dichiarazione alla quale Di Ninni non ha replicato preferendo invece incassare la difesa d’ufficio da parte della sindaca Emanuela De Nicolis che gli augurato un proficuo percorso politico.

La sera della nomina di Di Ninni a coordinatore cittadino di Fi

«Se D’Amario, coordinatore provinciale di Forza Italia, ha fatto quadrato attorno al coordinatore cittadino Di Ninni, tutti gli iscritti di San Salvo lo hanno invece sfiduciato, con un atto previsto dallo statuto e notificato al dipartimento Organizzazione nazionale ed allo stesso coordinatore nazionale – dice oggi l’ex assessore e attuale iscritto a Fi, Tonino Marcello – Saranno, dunque, i livelli superiori di Forza Italia a dover decidere se accogliere la tesi del vertice provinciale o la tesi della base che ha sfiduciato Di Ninni per aver trattato a titolo personale, allo scopo di ottenere una poltrona a proprio esclusivo vantaggio».

Nell’atto di sfiducia inviato agli organi nazionali si ricostruisce quanto accaduto. Si apprende che – dopo le crepe nate tra il gruppo San Salvo Popolare e Liberale guidato proprio da Di Ninni – sono stati invitati da D’Amario «per un incontro che evitasse lo scioglimento anticipato del consiglio comunale» al quale hanno partecipato lo stesso coordinatore provinciale, quello cittadino e due iscritti delegati da tutti gli altri «convenendo di chiedere al sindaco l’azzeramento della giunta e della presidenza del consiglio comunale, ma restando inteso che non sarebbe stata formulata alcuna pretesa di incarico né di giunta e né di consiglio per Forza Italia e che avremmo serenamente valutato l’eventuale organigramma proposto dal sindaco».

Nicola Di Ninni

La sindaca De Nicolis, sempre secondo la ricostruzione dei tesserati nell’atto di sfiducia, avrebbe quindi rifiutato l’offerta di appoggio. In seguito, lo stesso coordinatore cittadino, Di Ninni, avrebbe informato alcuni degli iscritti «che c’era stata una call tra lui medesimo, il coordinatore provinciale D’Amario, il sindaco De Nicolis e il presidente della Regione Marco Marsilio nella quale era stata garantita allo stesso Di Ninni la presidenza del consiglio comunale».

Per questo motivo, quindi, è stata presentata la mozione di sfiducia «per aver trattato a titolo personale e senza coinvolgere la base, anzi disattendendone le richieste (di rinunciare a ruoli apicale di giunta e di presidenza del consiglio), allo scopo di ottenere “una poltrona” a proprio esclusivo vantaggio».

In attesa delle decisioni degli organi di partito, incerto appare anche il futuro del gruppo San Salvo Popolare e Liberale che Di Ninni aveva fondato insieme ad Alfonso Di Toro per poi accogliervi l’ex vicesindaco Giancarlo Lippis. Questi ultimi due hanno ormai segnato una definitiva rottura con il resto della maggioranza e appare difficile una convivenza di opposte posizioni all’interno dello stesso gruppo.

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