Comitati, associazioni e cittadini stamattina si sono ritrovati a San Salvo Marina per una breve passeggiata sulla particella 18 e per illustrare le ragioni del “no” alla vendita con la possibilità di costruirvi un palazzo di 65 metri in altezza. Un appuntamento, l’intento degli organizzatori, per illustrare brevemente le osservazioni presentate qualche settimana fa [LEGGI] in attesa del prossimo decisivo passaggio in consiglio comunale.

Le osservazioni sono state depositate in Comune da WWF, Italia Nostra e Gruppo Fratino del Vastese, Stazione Ornitologica Abruzzese, Comitato Civico e Ambientalista San Salvo e Circolo Avanti San Salvo, ma, come detto dall’ex sindaco Gabriele Marchese, ne sono state presentate anche altre, tra le quali alcuni rilievi fatti degli uffici regionali.
Oltre ai rappresentanti dei citati gruppi, presenti anche l’ex sindaco di Vasto, Giuseppe Tagliente, e tre consiglieri di opposizione: Emanuela Tascone, Nicola Argirò e Giovanni Mariotti.
A far da coordinatore dell’appuntamento, Marchese che ha ricordato brevemente la storia del terreno messo in vendita proprio da lui: «Dopo che il Comune riuscì a risolvere il contenzioso con un privato su questa area, si presentarono degli imprenditori che volevano realizzarvi un centro di talassoterapia. Andammo anche a vedere qualche esempio che funzionava, ma poi si ritirarono, per questo la misi in vendita».
«La prima ipotesi di giardino botanico riguardava questa area, certo che da potenziale sito naturalistico a palazzo di 65 metri è un bel salto – le parole di Stefano Taglioli (Gruppo Fratino del Vastese) – Qui c’erano stagni retrodunali che si potrebbero ripristinare. Inoltre, il sito dista solo 250 metri dal Sic “Marina di Vasto”, per questo ritengo che non basti una procedura semplificata». Il concetto era già stato espresso nelle osservazioni alla variante richiamando le norme urbanistiche nazionali.
Tra i vari interventi anche quello del consigliere Nicola Argirò che ha sottolineato come dal punto di vista pratico, l’iter che porterà alla vendita sicuramente sarà influenzato dal mutato scenario politico: «C’era stato l’impegno di tre consiglieri di maggioranza (Nicola Di Ninni, Alfonso Di Toro e Giancarlo Lippis, ndr) a votare contro quando il punto tornerà in consiglio comunale, ora questi voti non ci sono più e il rischio è che la maggioranza tiri dritto. Per questo rivolgo alla maggioranza un appello ricordando che questo punto non c’era nel loro programma elettorale. Facciamo qualsiasi cosa per impedirlo».
A chiudere, l’intervento di Davide Aquilano per Italia Nostra secondo cui da tempo c’era l’intenzione di compromettere la naturalità del luogo: «Qui il Comune da tempo scarica la sabbia della spiaggia contenente anche rifiuti. Sempre qui è stato portato ciò che era stato tolto dal torrente Buonanotte e inizialmente depositato in territorio di Vasto, quindi c’era da tempo la volontà di distruggere l’equilibrio naturale per farci altro. Il giardino mediterraneo qui vicino è nato da poche persone, oggi questo sito andrebbe ricongiunto al biotopo». Lo stesso Aquilano ha poi annunciato che il 14 maggio (ore 18) con Italia Nostra ci sarà una passeggiata naturalistica nell’area che si estenderà anche al retrostante tratturo.
Il consiglio comunale sarà prossimamente chiamato a rispondere alle osservazioni e ad approvare definitivamente la variante riguardante la particella 18.