«Mi sembra strano che qui non ci sia Legambiente che tra l’altro gestisce il giardino mediterraneo qui vicino». A non usare mezzi termini è Stefano Taglioli (Gruppo Fratino del Vastese) durante la passeggiata di stamattina sulla particella 18 organizzata da associazioni e comitati che hanno presentato osservazioni alla variante che permetterà la realizzazione di palazzi di 65 metri fronte mare.
A conclusione del proprio intervento, Taglioli, premette di essere polemico per natura per poi dire: «Mi sembra strano che qui non ci sia Legambiente che tra l’altro gestisce il giardino mediterraneo qui vicino. Brillano sempre per la loro assenza».
E a ben vedere, dal fronte ambientalista che si sta occupando della vicenda (WWF, Italia Nostra, Gruppo Fratino del Vastese, Stazione Ornitologica Abruzzese, Comitato Civico e Ambientalista San Salvo, oltre a raggruppamenti di altra natura) manca proprio l’associazione che ha l’ambiente nel nome.

Il giardino mediterraneo, gestito proprio da Legambiente, nei vari interventi è stato chiamato in causa più volte come esempio virtuoso ideato all’epoca da poche persone e come sito dalla grande valenza che oggi si potrebbe collegare con la particella 18 se l’amministrazione non proseguisse con gli intenti della vendita.