È in via di definizione l’iter per realizzare le opere necessarie alla protezione del sito di stoccaggio della Stogit sul fiume Trigno. L’iter è stato avviato nel novembre del 2024 per tutelare il Cluster C in territorio di Cupello che, a causa dell’erosione [LEGGI], si trova ormai a pochi metri dal letto del corso d’acqua che divide Abruzzo e Molise. L’11 aprile scorso il Comune ha rilasciato parere positivo alla Verifica di Incidenza ambientale (Vinca).

Tale ok era l’unico ostacolo all’approvazione definitiva del progetto già valutato dal comitato Via della Regione. Ora, quindi, bisognerà attendere la convocazione della prossima riunione del comitato.
Il progetto, in sintesi, prevede la realizzazione di una scogliera in corrispondenza della recinzione per una lunghezza complessiva di 410 metri con massi di cava. Tra le prescrizioni della Regione c’è l’uso di elementi naturali e non inquinanti «che si inseriscano nell’ambiente senza provocare modificazioni dal punto di vista ambientale e paesaggistico».

Lo sblocco dell’iter per l’avvio dei lavori era particolarmente atteso dalla società, considerato che il sito è considerato a rischio di incidente rilevante a elevata letalità. Nel corso degli anni, le piene – seppur sporadiche – del Trigno hanno ridotto notevolmente la distanza dall’argine.

Per quanto riguarda, invece, il Cluster F sul fiume Treste, la documentazione è ancora in via di perfezionamento. Successivamente, quindi, sarà possibile rilasciare il parere positivo alla Vinca necessario per la conclusione del procedimento. In questo caso, il sito di stoccaggio è minacciato da un’ansa del torrente che è andata via via allargandosi fino ad arrivare a circa 30 metri dagli impianti.