Pino Maddaloni ai giovani del “G. Rossetti”: «Le medaglie della vita sono rispetto, impegno e sacrificio»

Una quattro giorni con tre importanti appuntamenti sportivi che abbracceranno sport, sociale e scuole. Una S al cubo che terminerà giovedì 1° maggio con la gara podistica “La Diomedea” pronta a richiamare in Piazza Rossetti oltre 500 podisti (leggi) senza dimenticare mercoledì 30 maggio, l’appuntamento, sempre in Piazza Rossetti, con altri quattro big dello sport italiani come Panatta, Lucchetta, Graziani e Castrogiovanni che incontreranno alcune scuole vastesi all’interno del progetto nazionale “Un Campione per Amico” (leggi).

Un tris di appuntamenti di spessore iniziato questa mattina (lunedì 28 aprile), con l’arrivo a Vasto di Pino Maddaloni, judoka di rilievo internazionale e oro olimpico nel 2000 a Sydney. Una carriera coronata da tante altre medaglie d’oro, con il judo, insieme a papà Gianni, capace di mettere in piedi una realtà sportiva, a Scampia, capace di dare regole, soprattutto lontano dal tatami ai tanti giovani che, in quel territorio, potrebbero essere attirati da tante negatività della vita.

Di questo ed altro, il quarantottenne judoka, ha parlato ai ragazzi dell’Istituto Comprensivo “G.Rossetti” all’interno dell’evento “Maestro…di vita”. Una lunga mattinata organizzata dal maestro Aniello Vasto (del Centro Ginnico Vastola) insieme alla professoressa Maria Victoria Del Casale nell’ambito delle attività di approfondimento delle tematiche relative all’inclusione sociale e alle valenze positive della pratica dello sport.

La mattinata aperta dall’accoglienza del Dirigente scolastico Nicoletta Del Re le cui parole sono state seguite da quelle di Paola Cianci, assessore all’Istruzione che hanno evidenziato l’importante “missione” che Pino con tutta la sua famiglia porta avanti da decenni con impegno tra pratica sportiva e messaggi chiari oltre la disciplina riportando i dogmi del judo nella vita di tutti i giorni.

Il quarantottenne olimpionico è arrivato alle “Rossetti” in perfetto orario (la puntualità è un pilastro del judo), ha visitato l’istituto di via Ciccarone, un passaggio in palestra per poi essere accolto da insegnanti e un centinaio di ragazzi che hanno ascoltato con grande attenzione e trasporto la testimonianza di Maddaloni. Voce pacata, ogni parola chiara e scandita raccontando un’infinità di aneddoti attraverso le tante domande arrivate dai giovani studenti. Andando oltre il successo sportivo ma raccontando, anche toccando più volte il tema del bullismo, quanto siano più le sconfitte ad aiutare per provare a raggiungere i successi, non solo nello sport ma nella vita di tutti i giorni. Impegno, sudore e sacrificio, parole che nel corso della mattinata ha ripetuto più e più volte, come fossero le parole fondanti del dizionario maddaloniano.

Una testimonianza importante, appassionante e commovente, tanta fatica per arrivare il più in alto possibile nello sport che ha più amato ma tantissimi sforzi per accompagnare centinaia di giovani ad essere degli esemplari uomini del domani. Pino Maddaloni ha catturato l’attenzione dei ragazzi dell’ Istituto “Rossetti” con parole semplici e forti, lo sport come scuola di vita soprattutto con i fatti.

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