Diffide e controdiffide. I rapporti già non idilliaci tra Comune e Anas si arricchiscono di un nuovo colpo di scena. La società del gruppo Fs che si occupa delle strade statali ha inviato, il 10 aprile scorso, una lettera al sindaco Francesco Menna – e per conoscenza, alla prefettura di Chieti – chiedendo la sistemazione idraulica della viabilità comunale. Da quanto si legge, l’Anas sollecita il Comune a intervenire su alcune strade comunali che intersecano la Statale 16 perché durante le forti piogge, da queste, scendono fango e pietrisco, ritenendolo inoltre responsabile di eventuali a persone e cose.

I punti segnalati sono tre: il km 511+600, il km 512+900 in corrispondenza di via della Vela e il km 513+350 in corrispondenza di via Pietro Di Donato. Qui, sottolinea l’Anas, oltre alla discesa di acqua, pietrisco e fango, c’è da intervenire per ripristinare «la corretta funzionalità dei fossi di guardia» che attualmente non smaltiscono le acque in quanto «sono costantemente ostruiti dalla presenza di materiale fangoso e inerte proveniente dalle strade comunali, nonostante i continui interventi di rimozione effettuati da parte di Anas». Per questo si sollecita «a provvedere con assoluta urgenza per tutelare la pubblica incolumità e la sicurezza della circolazione stradale».
Per il primo cittadino vastese – che stamattina ha tenuto una conferenza stampa a riguardo – la lettera è «un atto di bullismo» perché è stata inviata qualche giorno prima del consiglio comunale in programma qualche giorno dopo (il 14 aprile) durante il quale era in discussione il punto sulla variante alla Statale 16 sul cui progetto il Comune ha presentato diverse osservazioni, tra le quali le delucidazioni sulle opere di regimentazione delle acque. Per Menna la lettera «serve a mettere su un acrobatico balletto di responsabilità», anche dopo quanto accaduto il 29 marzo con l’allagamento della Statale.
Nella replica – inviata anche al ministro dei Trasporti, alla procura, al presidente della Repubblica, a Marco Marsilio, a parlamentari, europarlamentari, Anci, sindaci di Bologna, Pescara, Genova e Valencia (città che hanno subito allagamenti) – Menna risponde replica dicendo che il Comune «ha sempre garantito la pulizia e la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade di propria competenza nonché dei fossi di guardia» e controbatte scrivendo che «va evidenziata la carenza di un sistema efficiente di raccolta, smaltimento e recupero delle acque meteoriche lungo i tratti della SS 16 interessati dagli allagamenti, nonostante le segnalazioni dell’amministrazione».
L’occasione è quindi buona per tornare a parlare della variante “a impatto zero” carente, secondo il Comune, delle misure per evitare il dissesto in località Montevecchio e di sistemi di raccolta delle acque.
Quindi, il Comune diffida l’Anas «a includere imprescindibili opere, comprese quelle di consolidamento strutturale e di regimentazione delle acque piovane, al fine di prevenire futuri danni, cedimenti e sversamenti, nonché danni all’immagine e all’economia di una città che è Bandiera Blu, Verde e Gialla come si evince dalla carta intestata. In riferimento alle precipitazioni dei giorni scorsi si invita e si diffida Anas a voler comunicare alla scrivente amministrazione come intende risolvere il problema segnalato con la richiamata nota e a collaborare con il Comune, nonché a comunicare una data per un incontro con la scrivente amministrazione volto a rispondere ai quesiti posti sul progetto di variante a impatto zero di cui all’ordine del giorno allegato».
Infine, «Si invita Anas anche a voler comunicare una data per svolgere a Vasto, con la presenza dell’amministratore delegato o un suo referente, il primo convegno di risonanza mediatica nazionale smisurata, dal titolo “Acque meteoriche, cambiamenti climatici, allagamenti, eventi eccezionali. Raccolta acque piovane, finanziamenti, competenze e soluzioni”».