Costò un miliardo e 200 milioni di lire, ora c’è uno strato di fango: il parcheggio mai usato

Era la sera del 27 marzo scorso. Cascate d’acqua mista a fango scendevano dalle grate invadendo il seminterrato, mentre in superficie un tratto di statale 16 sembrava una piscina con le auto impantanate, i carri attrezzi in azione e il traffico tagliato in due. In quel sotterraneo c’è un parcheggio pubblico inutilizzato. I cancelli sono chiusi da anni. Ora, dopo i primi caldi e il vento che negli ultimi giorni ha spazzato la costa, di quello strato di fango rimane la terra. Circa 200 posti auto deserti.

Negli anni novanta, quando furono comprati dal Comune di Vasto, allora amministrato dal centrodestra, gli scantinati di quel grande palazzo di via Martiri Istriani, a Vasto Marina, costarono un miliardo e 200 milioni di lire. Sono rimasti quasi sempre vuoti, se si eccettua qualche evento estivo di una quindicina di anni fa. Di recente, il Comune ha provato due volte a riaprirli inserendoli nei bandi di gara per la gestione dei parcheggi a pagamento nel 2022 e nel 2024. In questi lunghi ponti primaverili la necessità di posti auto comincia a farsi sentire, anche perché la costruzione della Via Verde della Costa dei Trabocchi e il cantiere per il raccordo tra le due piste ciclabili della riviera hanno tolto molti parcheggi. C’è una struttura per recuperarli, ma da sempre è chiusa col lucchetto.

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