Auto investe pedoni al corteo dell’Anpi a Lanciano, un morto e tre feriti

Un morto e una donna ferita gravemente. È il bilancio di un grave incidente avvenuto nel centro di Lanciano durante le commemorazioni del 25 aprile. Un’automobile, poco dopo le 10.30, ha investito alcune persone presenti alla manifestazione organizzata dall’Anpi per celebrare la Liberazione in piazza Pace.

Dopo il momento di raccoglimento davanti al monumento dedicato agli Eroi Ottobrini, i partecipanti stavano raggiungendo piazza Plebiscito In un tratto in discesa, in via del Torrione, una Lancia Musa guidata da un 80enne, in prossimità di un attraversamento pedonale, ha improvvisamente accelerato prendendo in pieno alcuni partecipanti alla manifestazione per poi terminare la corsa contro un altro veicolo parcheggiato.

Foto di repertorio

Per un 81enne, Gabriele Mastrangelo, ex carabiniere, non c’è stato nulla da fare. La ferita in modo più serio è una donna, anch’essa, come la vittima, sbalzata per aria; è stata trasportata in all’ospedale “Renzetti” di Lanciano, dove si trovano anche altri feriti più lievi. Sul posto 118 (è atterrata anche l’eliambulanza, poi ripartita vuota), polizia, carabinieri e vigili del fuoco. La vittima dell’incidente e l’automobilista – ex sindacalista Uil ed ex presidente dell’Inps di Chieti – avevano partecipato alla manifestazione e sono entrambi appartenenti all’associazione Auser.
Tra le ipotesi c’è un malore dell’uomo alla guida dell’auto.

Il punto della Asl sui feriti

La Asl Lanciano Vasto Chieti ha diffuso una sulle condizioni delle persone ricoverate in ospedale: «Non sono gravi le condizioni dei tre feriti rimasti coinvolti nell’incidente di questa mattina. Al pronto soccorso del “Renzetti” sono arrivati il conducente del mezzo, un 79enne assai noto  e stimato in città,  una donna di 67 anni ex dipendente dello stesso nosocomio e una consigliera comunale, anch’ella molto conosciuta; quest’ultima ha riportato un trauma a una gamba, ed è tra i feriti quella per la quale si prevede una prognosi più leggera. Gli altri due hanno riportato diversi traumi ma si attende l’esito degli esami radiologici per valutare l’entità del danno subito e della prognosi. Saranno quasi certamente trattenuti in osservazione breve qualora non vengano evidenziate lesioni particolari che richiedano il ricovero».

L’ospedale “Renzetti”

«Il conducente, molto provato per l’accaduto, non ricorda nulla dei momenti che hanno preceduto l’urto violento, se non di aver ripreso l’auto dopo aver preso parte anch’egli al momento celebrativo che si era svolto poco prima davanti al monumento agli Eroi Ottobrini, al termine del quale i partecipanti si erano sciolti per dirigersi verso piazza Plebiscito e aderire all’iniziativa organizzata dal Comune; molti di loro avevano scelto di percorrere via del Torrione, dove poi è arrivata a tutta velocità la Lancia Musa».

Il cordoglio e la vicinanza

«Una tragedia ha colpito profondamente la comunità di Lanciano nel giorno della memoria e della celebrazione della Liberazione. Esprimo il mio cordoglio e la mia vicinanza ai familiari della vittima e a tutte le persone coinvolte in questo drammatico incidente. Il dolore per quanto accaduto si unisce alla memoria di una giornata che doveva essere di unità e di pace. Alla città di Lanciano e alla comunità dell’Anpi va il mio pensiero più sincero», le parole del capogruppo regionale Pd, Silvio Paolucci.

«Esprimo profondo dolore per il tragico incidente avvenuto oggi a Lanciano, al termine delle celebrazioni del 25 aprile, che ha causato una vittima e diversi feriti. Una giornata dedicata alla memoria e ai valori della libertà e della democrazia si è purtroppo trasformata in un momento di grande tristezza per l’intera comunità – le parole del senatore Etelwardo Sigismondi, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia – alla famiglia della vittima rivolgo il mio personale cordoglio, unitamente a quello di tutto il partito di Fratelli d’Italia Abruzzo. Ai feriti auguro una pronta e completa guarigione. Alla città di Lanciano esprimo la più sincera vicinanza e solidarietà in questo momento di profondo dolore».

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