Il 26 aprile 2025 Davide Bucci avrebbe compiuto 50 anni. Morì dopo pochi giorni dal suo ventesimo compleanno. Perché trenta anni dopo il suo ricordo è ancora indelebile? Come mai un’intera generazione, quella nata negli anni ’70, vuole ancora ritrovarsi per celebrare la nascita di un ragazzo dagli occhi color del cielo, che avevo messo il cuore dentro alle scarpe per correre su un campo di calcio che oggi porta il suo nome?

Le motivazioni potrebbero essere tante, ma la verità forse è che il ricordo di Davide incarna ancora la bellezza di un’età che il tempo ha fissato nella memoria di tutti noi. Davide con la sua morte è rimasto nel cuore di chi gli voleva bene con il suo volto giovane, con i suoi sogni che si stavano realizzando, con il suo sorriso dolcissimo e lo sguardo ammiccante, con la sua energia e la grande spensieratezza di quell’età.
Ripensare a Davide significa per tutti noi tornare almeno per un attimo a quei giorni, e ad ognuno passano davanti agli occhi delle immagini nitide, impresse come in una pellicola fotografica quasi a sentirne anche i rumori, gli odori e le sensazioni.
C’è chi sentirà l’odore dell’erba di un campo di calcio e avrà quasi l’impressione di correre ancora con lui alla ricerca di un pallone; c’è chi avrà l’impressione di essere seduto tra i banchi di una classe e vederlo girarsi dietro con il suo sorriso sornione, c’è chi si ritroverà con lui seduto ad un pub con un panino a raccontarsi l’ultima conquista che faceva battere il cuore, c’è chi avrà spento con lui le candeline e giocato a risate fino all’alba, poi ci sarà chi nei suoi occhi si è perso, chi gli ha tenuto la mano almeno per una volta, chi lo ha applaudito sugli spalti durante una sua partita, o chi ha nuotato con lui nelle estati che sapevano di sale e amori… si potrebbe continuare all’infinito.
È questo che il prossimo 26 aprile vogliamo celebrare ricordando Davide, che la morte non ha spezzato il bene che ci siamo voluti e che rimane nel sempre. Per farlo i suoi familiari, i suoi amici, i compagni di squadra di allora e i giovani giocatori di oggi con le associazioni calcistiche di San Salvo si ritroveranno per una Santa Messa nella Parrocchia San Nicola di San Salvo alle ore 18.30 e poi per un brindisi di buon compleanno.
E, volendo pensare ad un regalo per festeggiare i suoi 50 anni, è nata l’idea di portare ognuno un bene di prima necessità da donare ai poveri (anche solo un pacco di pasta o di biscotti, un dentifricio o un detersivo, una scatola di tonno o una bottiglia di olio); sarà un dono alla vita per continuare a cantare di lui tutti insieme: Un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia. BUON COMPLEANNO DAVIDE!
Pensando a Davide appaiono scritte quasi come se le pronunciasse lui ad ognuno di noi, le parole della bellissima poesia di Henry Scott Holland La morte non è niente:
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,
di quelle piccole cose che tanto ci piacevano
quando eravamo insieme.
Prega, sorridi, pensami!
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima:
pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto:
è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza.
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo.
Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore.