Un altro po’ di Vasto al Campionato mondiale della pizza. Ieri Giammichele Laccetti ci ha raccontato la sua esperienza nella competizione iridata [LEGGI]. Alla trentunesima edizione, che si è svolta a Parma dall’8 al 10 aprile ha partecipato anche un altro pizzaiolo vastese: Nico D’Orazio, 33 anni, titolare di un ristorante-pizzeria nella città antica, che ha vissuto «un’emozione unica e indescrivibile».

«Quella di quest’anno è stata la mia terza partecipazione. Il primo anno sono stato vicino alla vetta avendo un distacco di soli 50 punti dal primo, alla fine mi sono classificato ventesimo su 400 pizzaioli presente nella categoria Pizza classica», spiega D’Orazio, che da dieci anni si cimenta con l’arte della pizza. «Il Mondiale di Parma è una delle competizioni meglio organizzate e più conosciute nel nostro territorio nazionale. Quest’anno ho provato un’emozione diversa, in quanto sarà l’ultima mia partecipazione a una gara mondiale, perché ho deciso di non gareggiare più. Ho careggiato nelle categorie Pizza classica forno a legna e Pizza senza glutine, due prodotti che propongo nella mia attività. Ho portato due pizze cercando di esaltare tutti i sensi del gusto: la pizza senza glutine aveva una base di fiordilatte, pancetta croccante, cipolla caramellata , julienne di mela e per concludere una salsa agli agrumi, invece la pizza presentata nella categoria classica era a base di fiordilatte, lardo di patanegra, julienne di mele, scaglie di caciocavallo, gocce di panna acida al bergamotto e, infine, noci caramellate. Nella competizione Pizza classica mi sono piazzato in 243ª su 354, mente nella Pizza senza glutine 45° su 79. Al di là della classifica, l’importante per me era altro: esserci prima di tutto e portare le mie idee e il mio concetto di pizza. Il Mondiale è una esperienza unica perchè ti far crescere sotto ogni punto di vista sia nella vita che nel lavoro, e rappresentare la mia città è stata una emozione unica e indescrivibile».