«Opere in zone a vincolo idrogeologico», il progetto eolico di Torrebruna rinviato a procedura Via

Anche il progetto eolico della Edison Rinnovabili riguardante Torrebruna dovrà affrontare la procedura Via. Il Comitato di coordinamento regionale per la valutazione d’impatto ambientale riunitosi ieri si è espresso con il rinvio a procedura Via.

Le criticità sollevate sono molto simili a quelle riguardanti il progetto di Schiavi di Abruzzo: interferenze con la Zona di Conservazione Speciale “Monti Frentani e fiume Treste” e siti Iba (Important Bird Areas), localizzazione del progetto in zone a pericolosità idraulica e idrogeologica (gli impianti ricadono integralmente in aree soggette a vincolo idrogeologico). Inoltre, anche in questo caso il comitato nel proprio giudizio ha sottolineato che il proponente «non ha considerato l’effetto cumulo derivante dai progetti della medesima tipologia progettuale esistenti ed approvati nel medesimo contesto territoriale».

Il sindaco di Torrebruna, Francesco Troilo, e l’assessore Giuseppe Femminilli

Il progetto di Torrebruna prevede cinque torri eoliche per una potenza complessiva di 22,5 MW. In questa fase è emerso il parere del sindaco Francesco Troilo – che ha preso parte alle varie assemblee contro l’affollamento progettuale nel Vastese – che nel proprio intervento ha detto: «Sono stati svolti incontri con la cittadinanza e l’intervento risulta condiviso. Permangono perplessità per la localizzazione della torre n. 2 che la ditta si è impegnata a spostare più a valle».

Il prossimo 17 aprile, intanto, è in programma la discussione del progetto, sempre di Edison, che prevede tre torri eoliche a Liscia, sul monte devastato dall’incendio del 2015.




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