Asl: «Interruzione di gravidanza, dal 2 maggio riprende il servizio all’ospedale di Vasto»

Dal 2 maggio all’ospedale di Vasto riprenderà il servizio di interruzione volontaria della gravidanza. «La responsabilità del servizio è affidata alle dottoresse Roberta Morelli e Martina Mercaldi», comunica in una nota la Asl Lanciano Vasto Chieti: «Impegno mantenuto all’Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Vasto. Il direttore Gabriele D’Egidio aveva chiesto tempo per poter riprendere il servizio di interruzione di gravidanza, visto che l’Unità operativa non disponeva di ginecologhe da poter impiegare, sia per l’obiezione di coscienza legittimamente esercitata da alcuni che per mancanza di formazione specifica da parte di altre specialiste. Nell’ambito della dotazione organica, dunque, si sono rese disponibili ad acquisire la necessaria competenza due ginecologhe, che non hanno posto veti e sono state adeguatamente formate per le Ivg (interruzioni volontarie di gravidanza, n.d.r.). Il Servizio, pertanto, sarà ripristinato a partire dal 2 maggio».

Vasto: l’ospedale San Pio

La procedura

«Le pazienti dovranno prenotare la prima visita ambulatoriale chiamando, tutti i giorni, dal lunedì al venerdì il numero 0873 308265 dalle ore 9 alle ore 12. Il colloquio telefonico sarà effettuato dalla coordinatrice Filomena Carlucci che si occuperà di annotare nome, cognome, data di nascita, telefono, data dell’ultima mestruazione su un’agenda predisposta. Inoltre verrà sottolineata la necessità di essere in possesso il certificato di richiesta Ivg per accedere al servizio. Al momento della prenotazione la paziente riceverà appuntamento per il primo accesso ambulatoriale (ogni lunedì mattina) dove dovrà presentarsi munita di certificato di richiesta Ivg. È stato predisposto un protocollo di cui la donna verrà messa a conoscenza dal primo contatto, finalizzato a una esecuzione della procedura corretta e in sicurezza. Le prenotazioni effettuabili saranno massimo 3 per ogni lunedì mattina».

«Al fine di garantire alle donne la giusta riservatezza e un comfort adeguato – sottolinea D’Egidio – abbiamo creato uno spazio dedicato, nella piastra ambulatoriale, dotato di accesso secondario lontano dall’ingresso del reparto. È una forma di riguardo e protezione verso le utenti, finalizzata ad aggiungere qualcosa in più alla tutela della privacy esercitata di prassi. Riprendiamo il servizio, com’era stato anticipato nelle scorse settimane, dopo che la nostra Unità Operativa era stata costretta a sospenderlo per mancanza di medici. In ambito aziendale, però, le interruzioni sono state sempre garantite a Lanciano, a dimostrazione del fatto che non c’è mai stata alcuna volontà, di questo ospedale come della Asl, di ostacolare l’esercizio di un diritto o interferire con la libertà di scelta delle donne».

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