Il consiglio provinciale ha approvato ieri mattina la delibera che chiarisce quali sono i corsi d’acqua di competenza della Provincia di Chieti. La delibera consentirà di attribuire con certezza le responsabilità connesse alla gestione, alla manutenzione e al rilascio delle autorizzazioni dei corsi d’acqua individuati, alla luce della normativa regionale e nazionale vigente in materia.

Sono stati identificati 66 corsi d’acqua pubblici di competenza della Provincia, sulla base dell’incrocio degli elenchi del Regio Decreto del 1901 e del catasto terreni dell’Agenzia del Territorio qualificati come alvei pubblici, ovvero fiumi, torrenti, fossi, canali, rigagnoli e laghi purché fuori dai centri abitati. Nell’elenco sono stati inseriti i corsi d’acqua che attraversano due o più Comuni con lunghezza superiore a 5mila metri, che si estendono per almeno 2mila metri nel territorio di due Comuni e che costituiscono confine tra due o più Comuni.

Restano esclusi dalla competenza provinciale i corsi d’acqua già cementificati da Consorzi di Bonifica o altri enti, quelli che attraversano i centri abitati o di lunghezza inferiore ai 2mila metri di competenza comunale e i grandi fiumi identificati di competenza regionale come ad esempio il Pescara, il Sangro, l’Alento, il Feltrino, il Sinello, il Trigno ecc.

Di seguito i 66 corsi d’acqua individuati dalla delibera di competenza provinciale, per un totale di 661 km: Torrente Sente, Vallone della Badia, Fosso di Castelguidone, Fosso di Guardiabruna, Fiume Monnola, Fosso di Tufillo, Torrente Annecchia, Vallone Carunchio, Torrente Valloni, Torrente Lama, Vallone Martinello, Fosso Zingaro/Fosso della Selva, Torrente Buonanotte, Fosso Lebba, Vallone del Maltempo, Torrente Cena, Fosso di Gissi/Fosso della Noce, Fosso del Vallone Ferrato, Vallone di Gissi, Torrente Altosa, Fosso Matritano, Fosso Peschiola, Vallone Croce della Ragna, Fosso di Scerni, Fosso di Pollutri, Torrente Acquachiara, Torrente Ciripole, Torrente Appello, Vallone delle Selva, Fosso Pianella, Vallone del Molino, Torrente Turcano, Torrente Verde, Vallone Lama, Torrente Parelo, Torrente San Leo, Vallone Caroccia, Rio Secco, Fosso Pauroso, Vallone Cupo, Vallone Torbido, Fosso Portella, Vallone d’Izzo, Valle dei Fontanili/Valle Coppetti, Macchia Lunga/Fiume Verde, Valle Sendera/Valle del Forcone/Vallone del Fossato, Valle di Santa Romana/ Fiume Avello, Fosso La Valle, Vallone delle Tre Grotte, Torrente Laio, Torrente Gogna, Vallone Sant’Antonio, Fosso Ponticelli/Fosso Valle Carburo/Fosso Valle Cupa/Torrente Fontanella, Valle Grande, Fosso Arro, Vallone Piano delle Fonti, Torrente Sant’Onofrio, Torrente Venna, Fosso Venna Maggio, Fosso dei Lupi/Fosso di Turri, Fosso Vesola, Fosso Sterpara, Fosso Vesola Sant’Angelo, Torrente Serrepenne, Fosso Focaro, Fosso Valige, Fosso Fontechiaro.
Tra questi c’è quindi anche il Buonanotte. In questo caso, il tratto cementato resterà di competenza del Consorzio di bonifica Sud, mentre il tratto finale (quello oggi invaso dalla vegetazione) della Provincia.
«Con l’approvazione di questo atto, la Provincia di Chieti compie un passo fondamentale per definire con chiarezza e trasparenza le competenze sui corsi d’acqua del nostro territorio. Dopo anni di incertezze normative e sovrapposizioni tra enti, oggi grazie al lavoro del settore Ambiente della Provincia abbiamo finalmente tracciato un confine preciso tra i ruoli della Provincia, dei Comuni, dei Consorzi di Bonifica e della Regione, garantendo una gestione più efficiente ed efficace del nostro patrimonio idrico. La Provincia avrà la responsabilità diretta su 66 corsi d’acqua, per una lunghezza complessiva di 661 km: siamo sicuri che questo passaggio contribuirà a definire una materia complessa nell’ambito dell’osservatorio regionale per le attività di polizia idraulica e pronto intervento», il commento del presidente Francesco Menna.