Confindustria Medio Adriatico, Lorenzo Dattoli è il nuovo presidente: «Servono infrastrutture»

Lorenzo Dattoli è il nuovo presidente di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico delle province di Chieti Pescara e Teramo. È stato eletto ieri nel corso dell’assemblea dei soci convocata in seduta privata all’auditorium del rettorato dell’Università “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara per il rinnovo delle cariche associative, per naturale scadenza di mandato del suo predecessore, Silvano Pagliuca.

Dattoli sarà affiancato da Umberto Sgambati, presidente del cda di Proger Spa, in qualità di vicepresidente vicario e da ulteriori due vicepresidenti: Alessandro Addari, titolare di Top Solution e Massimiliano Bolognesi, procuratore speciale di Perfetti Van Melle S.p.A.

Dattoli, 51 anni di Pescara, laureato in Ingegneria meccatronica alla Technische Universität Braunschweig (Germania). Dopo le esperienze tedesche (Volkswagen), Francia (società petrolifera) e Stati Uniti (Bradshaw Construction), nel 2005 è rientrato in Italia alla Ebn Spa (The Morgan Group) di Martinsicuro. In seguito, entra nella neocostituita Ecs Spa, diventandone prima direttore generale e poi amministratore delegato. Nel 2009, all’età di 35 anni, rileva l’azienda con un’operazione di management buyout, evitando la chiusura dello stabilimento da parte del gruppo americano e assumendo il ruolo di amministratore unico. L’azienda cambia denominazione e diventa Carbotech. Il percorso di espansione prosegue nel 2017 con la costituzione della LD Invest Srl, holding di gruppo per la gestione delle partecipazioni. Tre anni dopo acquisisce Isomec Srl di Chieti, specializzata in meccanica di precisione, di cui diventa amministratore unico.

«È un onore per me rappresentare oltre 1000 imprese che contribuiscono alla crescita economica delle nostre tre province». Tra le priorità individuate: «Il primo nodo da affrontare riguarda il potenziamento delle infrastrutture, fondamentali per evitare l’isolamento e garantire connessioni efficienti via terra, mare e aria. Il rischio, senza interventi concreti, è quello di trasformare la regione in una “cattedrale nel deserto”, priva di collegamenti adeguati sia dal punto di vista fisico che digitale».

«Parallelamente, il rilancio dell’occupazione, in particolare giovanile, è una priorità strategica. Per colmare il divario tra domanda e offerta di lavoro, è necessario investire nella formazione continua, favorendo il dialogo tra scuola e impresa. Upskilling e reskilling rappresentano strumenti essenziali per aggiornare le competenze e garantire un rapido adattamento alle trasformazioni tecnologiche. Il sistema educativo deve evolversi costantemente per evitare che le competenze trasmesse diventino obsolete nel giro di pochi anni».
Inoltre, il neopresidente ha citato, tra le altre priorità, l’innovazione, la semplificazione burocratica, la sostenibilità.

Lorenzo Dattoli

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