FdI: «Mettere il countdown anche al semaforo sulla SS16. Menna nasconde il verbale della prefettura»

«Semafori a Vasto: il countdown “non si poteva mettere”. Ora lo installano ovunque, tranne sulla SS16 a Vasto Marina. Perché Menna nasconde il verbale della Prefettura?». Lo chiedono Francesco Prospero, Vincenzo Suriani e Guido Giangiacomo, consiglieri comunali di Fratelli d’Italia.

«Per mesi – scrivono in un comunicato – ci siamo sentiti rispondere che il countdown semaforico non era installabile, che la normativa non lo permetteva, che era tecnicamente impossibile. Era la giustificazione dietro cui si trincerava l’amministrazione Menna, mentre i contribuenti  subivano valanghe di multe all’incrocio sulla SS16, uno dei più contestati del territorio. Ora, con tanto di annuncio pubblico, scopriamo che il countdown si può mettere eccome, e infatti verrà installato in otto incroci urbani della città. Dunque, la verità è venuta a galla: si poteva fare, ma non si è voluto fare. Ma il dato più clamoroso è un altro: uno dei pochi semafori che resterà senza contasecondi è proprio quello sulla SS16 a Vasto Marina, lo stesso per cui la Prefettura aveva richiesto l’installazione del countdown per ragioni di sicurezza stradale. Perché proprio lì no? La risposta è semplice quanto grave: perché ammettere la necessità del countdown in quel punto significherebbe, per Menna, riconoscere l’errore. E questo il sindaco non riesce a farlo. Troppo orgoglio, troppo attaccamento a una narrazione che ormai non regge più».

«Nel frattempo, abbiamo formalmente richiesto, tramite accesso agli atti, il verbale della Prefettura che raccomandava quella installazione. Ma l’amministrazione si rifiuta di fornirlo. Perché? Forse perché quel documento smentirebbe definitivamente le scuse che per anni hanno raccontato ai cittadini? Non si può continuare a governare negando la realtà, omettendo gli atti e scaricando tutte le colpe su Regione e Governo nazionale. Questo giochetto non funziona più, e ormai non ci credono nemmeno i suoi alleati di partito. Il countdown è uno strumento di trasparenza e sicurezza. Se si installa in otto incroci, deve essere installato anche dove più è atteso e più è utile alla chiarezza verso gli automobilisti. Non farlo è una scelta politica, non tecnica. E i cittadini – concludono i tre esponenti di FdI – meritano rispetto, non giustificazioni fantasiose».

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