Fucilata contro la vetrata, confermata la prima ipotesi. Ancora ignoto il responsabile

Le indagini, ancora in corso, confermano la pista del colpo sparato per sbaglio. Non sarebbe stata volontaria la fucilata contro la vetrina del negozio Acqua & Sapone di Casalbordino. La scorsa settimana un proiettile ha bucato la vetrata laterale del punto vendita che si trova nei pressi della statale 16 e del casello di Vasto nord dell’A14. Il fascicolo d’inchiesta è ancora aperto negli uffici della procura di Vasto, cui i carabinieri hanno fatto rapporto dopo aver svolto gli accertamenti nell’immediatezza dell’accaduto e il sopralluogo la mattina seguente. Recuperata l’ogiva del colpo: è un pallettone da cinghiale.

Il foro nella vetrata laterale

Dopo essere rimasta aperta un mese in più degli anni precedenti, dal 2 ottobre al 29 gennaio, la caccia è chiusa in questo periodo dell’anno. Perciò erano sorti dubbi sul fatto che a premere il grilletto potesse essere stato un cacciatore. Fin dalle ore successive all’accaduto, i militari della Compagnia di Ortona, agli ordini del maggiore Alfonso Venturi, e i loro colleghi della Stazione di Casalbordino avevano ipotizzato il fatto accidentale. Un colpo partito, evidentemente, dal fucile di un bracconiere, probabilmente da distanza non ravvicinata, ha perforato la vetrata sul lato della rotatoria tra la SS16 e lo svincolo dell’A14. Erano circa le 19 del 18 marzo. Fortunatamente nessuno, tra personale e acquirenti, si è fatto male. Più difficile sarà risalire all’identità del responsabile.

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