Avevano architettato una truffa con sostituzione di persona. Riuscivano a entrare nei conti correnti bancari per prosciugarli. Due persone sono state denunciate dalla guardia di finanza del Comando provinciale di Chieti. Ventisette le persone raggirate.

«Al termine di un’accurata attività info-investigativa, i militari della Tenenza di Ortona – coordinati dal tenente Giancarlo Passeri – hanno individuato dei responsabili che, in accordo tra loro, attraverso il reato di sostituzione di persona, accendevano on line, presso vari istituti di credito, numerosi conti correnti a nome di inconsapevoli titolari», spiega una nota del Comando provinciale. «La frode, semplice ma ben strutturata, si fondava sull’acquisizione illecita di copie di documenti di riconoscimento ed indirizzi mail di persone che avevano stipulato contratti di telefonia mobile in un centro commerciale nel comune di Chieti. Le certificazioni estrapolate e la successiva generazione di numeri di telefono fittizi, permetteva al sodalizio criminale di accendere diversi conti correnti online, nei quali confluivano, con l’indicazione “stipendi ed emolumenti”, bonifici bancari a favore degli ignari correntisti. Tale flusso finanziario in entrata simulava perfettamente lo scenario tipico di un’attività lavorativa svolta dalle vittime del reato e ciò ha determinato il presupposto indispensabile per richiedere – a nome dei titolari completamente all’oscuro del progetto delittuoso – carte di credito/debito al fine di prelevare, fino ad esaurimento del plafond, il denaro contante prosciugando il conto. Per ottenere le carte di pagamento elettronico, i truffatori utilizzavano indirizzi di cassette postali nelle zone turistiche della costa abruzzese (notoriamente poco frequentate nei periodi di bassa stagione), intestandole ai soliti malcapitati. Gli avvisi di mancata consegna e di giacenza venivano prelevati dai malfattori che, consapevoli dell’assenza dei veri destinatari, compilavano l’apposito spazio per le deleghe (utilizzando sempre le copie dei documenti acquisite in precedenza) per poi recarsi direttamente presso gli uffici postali territorialmente competenti a ritirare la missiva con le allegate tessere magnetiche emesse dagli istituti di credito».
«Seguendo il numero di tracciabilità di ogni raccomandata fornito dalle banche, le Fiamme Gialle ortonesi, con la collaborazione di Poste Italiane Spa hanno identificato gli autori dell’ambizioso disegno criminoso. Gli accertamenti hanno permesso agli inquirenti di risalire al nominativo di 27 vittime – che hanno sporto denuncia e disconosciuto i conti a loro intestati – e a 21 carte di credito utilizzate illecitamente generando una frode accertata di 50.000 euro ai danni di un istituto di credito. Le indagini, ancora in corso e nelle quali vige la presunzione di non colpevolezza fino all’ultimo grado di giudizio, hanno permesso finora di segnalare all’Autorità Giudiziaria Teatina, due soggetti, senza escludere che ulteriori approfondimenti individuino altri responsabili».
“Nonostante l’architettura della truffa fosse ben congegnata – commenta il colonnello Michele Iadarola, comandante provinciale della finanza – l’abilità investigativa dei finanzieri ha permesso di contenere ed arginare le perdite finanziarie subite dagli istituti di credito coinvolti ottenendo un risultato di servizio prestigioso per il Corpo, a dimostrazione della versatilità delle Fiamme Gialle in contesti operativi sempre più mutevoli, a volte unici ed originali».