Taglieri all’attacco: «Marsilio non è Robin Hood, aumenta le tasse dopo aver sprecato milioni»

«Marsilio usa la semantica delle parole per far credere di essere il nuovo Robin Hood d’Abruzzo, ma la realtà dei fatti dimostra l’esatto contrario: non sta togliendo ai ricchi per dare ai poveri, bensì sta aumentando le tasse a lavoratori e pensionati per coprire il fallimento della sua gestione». Il consigliere regionale Francesco Taglieri, capogruppo del Movimento 5 Stelle, torna a parlare del previsto aumento dell’aliquota Irpef che la Regione sta per introdurre.

Taglieri

«Il presidente dimentica, o finge di dimenticare, di aver incassato negli ultimi anni oltre 130 milioni di euro dalle cartolarizzazioni – continua Taglieri – Si trattava di risorse che avrebbero dovuto essere investite per migliorare la sanità, potenziare i trasporti pubblici, sostenere il welfare sociale e costruire un sistema fiscale più equo. E invece? Quei soldi sono stati utilizzati per festival, feste e sagre, privilegiando la propaganda politica anziché i bisogni reali dei cittadini. Oggi, di fronte al buco nei conti della sanità e alla mancanza di coperture adeguate per la rete ospedaliera, la soluzione che Marsilio propone è aumentare l’Irpef, chiedendo ancora una volta sacrifici ai cittadini abruzzesi».

Marsilio

Poi, il pentastellato cita le frizioni che tale soluzione ha causato anche nel centrodestra: «Non soddisfatto di questo errore, Marsilio impone alla sua stessa maggioranza una prova di fedeltà politica, minacciando di far cadere il governo regionale se il provvedimento non verrà approvato. Siamo di fronte a politiche di altri tempi, che calpestano il confronto democratico e impongono scelte dall’alto senza alcun dialogo con le forze politiche e sociali del territorio. Il Movimento 5 Stelle Abruzzo denuncia da oltre sei anni le gravi lacune della rete ospedaliera regionale, costruita su basi finanziarie instabili e senza un reale piano di copertura. Oggi, questa manovra certifica il fallimento delle politiche di Marsilio. Forza Italia e Lega non devono lasciarsi intimorire dall’ultimatum di Marsilio. Il M5S non condivide e non sosterrà questa manovra».

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