«La piscina comunale è un altro esempio di inefficienza dell’amministrazione comunale», «Ogni tanto l’opposizione batte un colpo per dimostrare che esiste». A Gissi è botta e risposta sul caso della piscina comunale chiusa da circa quattro anni.

A sollevarlo sono i consiglieri del gruppo di minoranza, Coraggio Gissi, Nicola Raducci, Lorenzo Di Filippo e Giuseppe De Cillis che hanno presentato un’interpellanza rivolta al sindaco Agostino Chieffo dopo l’incontro pubblico tenutosi il 15 febbraio.
Le richieste dell’opposizione
«Nel corso dell’incontro – spiegano i tre consiglieri – il primo cittadino ha illustrato le problematiche riscontrate, tra cui la presenza di microlesioni e altre criticità strutturali, che, secondo la sua dichiarazione, impediscono la riapertura della piscina nei prossimi mesi. Di fronte a questa situazione, il Gruppo Consiliare “Coraggio Gissi” ha sollevato alcune interrogazioni cruciali».

Su microlesioni e responsabilità, il gruppo ha chiesto se «l’amministrazione ritenga che le microlesioni riscontrate possano essere attribuite a responsabilità specifiche, sia per quanto riguarda i lavori svolti direttamente o indirettamente nell’area della piscina, sia per il controllo di tali interventi». Poi, le cause ostative alla riapertura: secondo gli esponenti di minoranza, le microlesioni non sarebbero l’unica causa del ritardo, è stata chiesta, infatti, «una valutazione complessiva sugli eventuali altri fattori di rischio o ostacoli che potrebbero ulteriormente ritardare la riapertura dell’impianto sportivo».

Infine, il punto sugli interventi e i costi con la richiesta di chiarezza sugli «interventi previsti per risolvere le microlesioni e le altre problematiche strutturali». Il gruppo ha sollecitato «un piano dettagliato su come si intendono affrontare i costi di ripristino senza gravare sulle tasche dei cittadini».
«Vogliamo garantire – concludono i consiglieri – che ogni aspetto venga affrontato con trasparenza e tempestività e che la piscina comunale riapra in piena sicurezza per la nostra comunità. Chiediamo risposte concrete e soluzioni rapide per non deludere le aspettative di chi ha diritto ad un impianto sportivo in buone condizioni».
La replica di Chieffo
Non si è fatta attendere la risposta del primo cittadino: «Ogni tanto il gruppo di minoranza batte un colpo per dimostrare che esiste. È indiscutibile che i lavori per la ristrutturazione della piscina comunale di Gissi sono andati ben oltre i termini previsti ed è altresì evidente che tali ritardi stanno causando un notevole danno a tutta la cittadinanza e non solo a coloro che potrebbero fruire dell’impianto».

«A lavori finiti, in sede collaudo e una volta riempite le vasche, si sono evidenziati alcuni problemi, tra i quali umidità e presenza di acqua nel locale impianti. La ditta, la direzione lavori e l’ufficio tecnico comunale stanno lavorando per individuare i problemi e risolverli in modo tale che si possa finalmente riaprire la piscina».
«A tempo debito – aggiunge poi il sindaco – le autorità competenti valuteranno se i ritardi e i problemi riscontrati sono imputabili a qualcuno e quindi chi eventualmente dovrà farsene carico. La questione è stata chiaramente illustrata alla cittadinanza nel corso dell’ultima assemblea pubblica durante la quale la parola è stata data a chiunque l’ha chiesta. Naturalmente, come al solito, nessuno del gruppo di minoranza era presente. Evidentemente, alla trasparenza al confronto e alla verità, preferiscono fomentare sterili polemiche. Oramai non stupiscono più nessuno».