«Sulla fucilata del 18 marzo contro una vetrata di un supermercato a Casalbordino presso ingresso A14, chi di dovere farà le opportune indagini, ma è da escludere, per periodo, orario e zona un cacciatore – ovvio – e, con ogni probabilità, un bracconiere. Lo affermano in un comunicato Angelo Pessolano, presidente dell’Ambito territoriale di caccia del Vastese e di Arcicaccia, e Stefano Taglioli, coordinatore del Gruppo fratino Vasto, dopo l’inquietante episodio avvenuto nei pressi della rotatoria tra la statale 16 e lo svincolo autostradale di Vasto nord.

«Restano ben poche possibilità veramente credibili, considerando anche l’arma usata a “palla unica”: un proiettile “calibro 12” può essere arrivato da oltre un chilometro e mezzo di distanza?
Noi non traiamo conclusioni perché non è nostro compito, ma speriamo che, indagini a parte, anche la politica che ha pianificato in zona – persino nella vicine Riserve naturali di Punta Aderci e Don Venanzio – attività di controllo faunistico con armi faccia proprie e pubbliche considerazioni. Il rischio corso – concludono il rappresentante dei cacciatori e lo storico ecologista – è stato troppo grande».