Ventricina, tacconelle e chitarrina: con Davide la cucina del Vastese conquista Tokyo

«Con Davide Fabiano l’Abruzzo ha trovato nel Paese del Sol Levante il suo ambasciatore tra i fornelli. Un’ottima rappresentanza e un ideale promotore della storia, della cucina e delle tradizioni abruzzesi. Sono orgogliosa di aver potuto portare l’affetto della comunità roccolana a Davide Fabiano, un abruzzese di valore e di grandi capacità», dice Tiziana Magnacca, accolta dallo chef originario di Roccaspinalveti che ha esportato la cucina del Vastese a Tokyo.

Da sinistra, Gennaro Strever, Davide Fabiano e Tiziana Magnacca

L’assessora regionale alle Attività produttive è in missione in Giappone con Gennaro Strever, presidente della Camera di Commercio di Chieti-Pescara. «Viaggio – si legge in una nota della Regione Abruzzo – che si concluderà l’11 marzo con l’apertura della Foodex Japan la fiera agroalimentare più grande dell’Asia, con la presenza di numerose aziende abruzzesi. In questi giorni ha avuto modo di incontrare il cuoco di Roccaspinalveti pluripremiato da Gambero Rosso per la sua arte culinaria, autenticamente abruzzese in ogni dettaglio, tutto di rigorosa qualità, come ad esempio i piatti di ceramica artigianale di Liberati. Fabiano si è diplomato all’Istituto alberghiero di Villa Santa Maria e si reca a Londra. Seguendo l’amore per una donna giapponese, che diventa sua moglie, si trasferisce in Giappone dove viene selezionato come chef per l’ambasciata Italiana in Giappone. Dopo qualche anno incontra Giuseppe Sabatino, cuoco abruzzese di Castelguidone ed insieme realizzano il sogno di aprire un ristorante totalmente abruzzese a Tokyo Dai Paesani, dove viene curato ogni minimo dettaglio dal Guerriero di Capestrano ai gonfaloni di Roccaspinalveti e Castelguidone, passando per gli oggetti della tradizione agropastorale abruzzese. Davanti al suo locale svettano le bandiere italiana e quella della Regione Abruzzo.

«È emozionante – commenta Magnacca – assaporare i sapori terra d’Abruzzo in un luogo così remoto dove vengono narrate in maniera visiva, olfattiva e gustativa, attraverso i piatti della nostra cucina, tradizioni e valori che si tramandano. E il racconto della nostra Storia di pastori della transumanza, di contadini legati alla terra e al bestiame, ma anche della resistenza e della caparbietà gentile del nostro carattere».

Le pietanze proposte vanno dalle sagne appezzate del vastese, al timballo alla teramana, passando per i maccheroni alla chitarra con il sugo di carne, e tante varietà di salumi e formaggi di produzione home made. La regina degli antipasti è tuttavia la ventricina, spesso accompagnata da verdure preparate in svariati modi, come le cime di rape con il peperone crusco, ma tutte rigorosamente coltivate nell’orto di Davide in Giappone.

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