Tagli alla sanità anche sui pazienti in attesa di trapianto: «Controlli, la Asl ci chiede le spese»

I tagli alla sanità colpiscono anche è in attesa di un trapianto di rene. Succede nella Asl Lanciano-Vasto-Chieti, dove ai pazienti, per la prima volta, è stato chiesto di pagare le spese di spedizione dei risultati degli esami svolti.

Sono persone in lista di trapianto in diversi ospedali italiani. Per questo, si sottopongono periodicamente agli esami di compatibilità. Coloro che ci hanno contattato vivono nel Vastese e, per questo, si sottopongono alle necessarie analisi nell’ospedale San Pio da Pietrelcina di Vasto, da dove i risultati vengono spediti alla struttura sanitaria che ne ha fatto richiesta per verificare la compatibilità finalizzata a un eventuale trapianto.

«Questo mese – raccontano a Chiaro Quotidiano – ci hanno telefonato per dirci che le spese di spedizione sono a nostro carico: 90 euro in totale, da suddividere per noi 13. Non era mai successo prima d’ora. Abbiamo chiesto spiegazioni ai sanitari. Ci hanno risposto che l’azienda sanitaria non paga più il costo di spedizione, quindi da ora in poi siamo noi a dover provvedere. Pur non essendo una cifra elevata, non è giusto accollarla su pazienti che attendono un trapianto salvavita. Inoltre – aggiungono – si sono dilatati anche i tempi degli esami, che prima erano a cadenza mensile, ora non più. Sono controlli fondamentali, che non devono essere ritardati. Siamo allibiti».

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